Italia da scoprire: 10 cose che forse non sapete

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Non possiamo volare all’estero? Poco male, il nostro Paese ci offre tutto quello che desideriamo: ecco un’Italia da scoprire in 10 cose che forse non sapete

In epoca Covid, in cui nulla è certo ma tutto in progress, probabilmente “ci toccherà” viaggiare in Italia. E lo dico da esterofila! Magari anche voi avete pensato “ma sì è il mio Paese, lo visito quando voglio” preferendo mete straniere. E se quest’anno non potremo andare oltre confine, non è certo un problema. Perché? Perché viviamo in una piccola perla che offre tutto quello che desideriamo. Mare caraibico, montagne svizzere, colline da fiaba, città d’arte che il mondo intero ci invidia (qui vi do un po’ di spunti). E sarà bello dare una mano al turismo locale. Ma detto questo, conosciamo davvero il nostro Paese? Facendo delle ricerche ho scoperto 10 cose che forse non sapete neanche voi!

1 – Siti patrimonio UNESCO

Lo sapete che l’Italia insieme alla Cina detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità stilata dall’UNESCO? Sono ben 55 siti, e se facciamo un confronto fra i 9.600.000 chilometri quadrati di superficie cinese e i nostri 300.000, il gioco è fatto. La lista dei siti italiani è molto varia e include siti naturali (le Isole Eolie ad esempio), paesaggi culturali (vedi le Cinque Terre) e ancora parchi nazionali come quello del Cilento, siti archeologici come Paestum, ville e giardini medicei in Toscana, paesaggi vitivinicoli in Piemonte.

2 – La dieta mediterranea

Restando in ambito Unesco, la dieta mediterranea è considerata un patrimonio immateriale, e di questo l’Italia va fierissima insieme a Cipro, Croazia, Grecia, Marocco, Portogallo e Spagna. Un aspetto particolare della dieta mediterranea è la condivisione e il consumo di cibo: mangiare insieme è alla base della nostra identità culturale. E lo dico onestamente, non è una questione di campanilismo, ma il cibo che mangiamo in Italia per me è il migliore di tutti quelli che ho provato. Perché non ci limitiamo a nutrirci, deve essere una fonte di piacere quasi mistica.

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3 – Itinerari da fare in bici

Da nord a sud in Italia ci sono oltre 58.000 chilometri di itinerari cicloturistici, sia per i più esperti sia per gli amatori alle prime armi. Lo sapete ad esempio che con la Ciclovia Adriatica si può raggiungere Santa Maria di Leuca in Puglia partendo da Triste? Ma non solo: tra i percorsi più noti c’è la Ciclovia Tirrenica, che dalla Liguria arriva fino al Lazio. E in epoca Covid la bici è ideale per mantenere il distanziamento sociale, godendo delle bellezze nostrane che vanno dai paesaggi ai piccoli borghi fino alle specialità culinarie fra una tappa e l’altra.

4 – Patrimonio artistico

Ho sempre sentito dire che in Italia c’è dal 60 al 70% del patrimonio artistico mondiale. Ho provato a trovare una fonte certa ma senza risultato. L’illuminazione è arrivata guardando la trasmissione “Museo Italia” condotta dallo storico dell’arte Antonio Paolucci (che adoro e vi consiglio). Per lui questo conto delle percentuali non ha senso, ma una cosa è certa: in Italia possiamo camminare per strada e godere di un patrimonio artistico senza pagare il biglietto, perché è un museo a cielo aperto. E in questo sì, è unica. Tra palazzi, fontane, statue, chiese…

5 – Bandiere blu

Per nuotare in un mare paradisiaco non dobbiamo per forza andare alle Maldive. Poche volte ho trovato un’acqua cristallina come in Puglia e Sicilia. E in Italia nel 2020 ci sono ben 407 spiagge Bandiera Blu. Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Nella top 5 troviamo Liguria, Toscana, Campania, Marche e Puglia. Tenete presente che non parliamo solo di mare ma anche di laghi (fra le regioni senza sbocco sul mare indovinate chi domina? il Trentino).

6 – Lo street food di Palermo

Lo avreste mai detto che secondo VirtualTourist, Palermo occupa il 5° posto nel mondo tra le migliori città per il cibo da strada? Davanti a lei ci sono Bangkok seguita da Singapore, Penang in Malesia e Marrakech. Quindi, non solo Palermo è la prima città europea della lista, ma la prima dopo grandi metropoli “esotiche”. E la cosa non mi stupisce per niente. Quando sono stata a Palermo ho praticamente visitato la città attraverso i mercati di Ballarò, Vucciria e Capo. Mi sono leccata baffi e dita camminando in compagnia di arancine, sfincioni, panelle e crocché.

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7 – La Via Francigena & Co.

E già perché non esiste solo il cammino spagnolo di Santiago di Compostela! In Italia abbiamo la Via Francigena, un itinerario storico che parte da Canterbury in Gran Bretagna e in 2.000 chilometri arriva fino a Roma. Veniva percorsa dai pellegrini persino prima del Mille. Una volta varcate le Alpi attraverso il passo del Gran San Bernardo si procede in direzione Vercelli, Pavia, Piacenza. Si passano gli Appennini, si attraversa la Toscana, e lungo la Via Cassia si arriva alla Città Eterna. Ma molti sono i cammini storici in tutta la penisola, circa una trentina.

8 – Migliaia di musei

Secondo i calcoli dell’Istat del 2017, il patrimonio culturale italiano conta 4.889 musei e istituti simili, pubblici e privati, aperti al pubblico. Di questi oltre 4.000 sono musei, gallerie o collezioni, 293 aree e parchi archeologici e 570 monumenti e complessi monumentali. Le regioni a salire sul podio sono Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia. Ma non pensate solo le grandi città ospitino queste strutture: se Roma e Firenze ne contano quasi 200, anche nei comuni con meno di 2.000 anime c’è un’alta percentuale. Tradotto: ovunque andiamo, la cultura ci attende!

9 – I Sassi di Matera

I Sassi di Matera sono stati il primo luogo al mondo dichiarato “paesaggio culturale” (dal 1993 anche Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco). Si tratta di antichi rioni scavati nella roccia tufacea a ridosso della gravina, un canyon attraversato dall’omonimo torrente. Sono come una enorme scultura formata da un labirinto di vicoli, scale, grotte, palazzotti signorili, orti e terrazze. Pensate che i primi insediamenti a Matera risalgono addirittura al Paleolitico. Ci sono passata di corsa una volta per lavoro e sono rimasta a bocca aperta: un vero e proprio presepe.

10 – Altri primati mondiali

Lo sapete che l’Orto botanico dell’università di Padova è il più antico che abbia mantenuto la sede originaria ? La sua nascita risale al 1545 come “Orto dei Semplici” della Facoltà di Medicina. Oggi conta7.000 esemplari con 3.500 specie botaniche. La Biblioteca Capitolare di Verona ha spento oltre 1.500 candeline. Vi studiarono il figlio di Carlo Magno, Dante e Petrarca. Tanto per dire, custodisce 1.200 manoscritti e 245 incunaboli. Infine, l’Università di Bologna è la più antica del mondo ancora in attività. Ha aperto le sue porte agli studenti nel lontano 1088.

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