La mia Milano: 4 zone da vedere in un weekend

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Avete in programma un weekend nella mia città e vi serve un itinerario? Ecco i miei consigli per scoprire Milano: le zone da vedere più cool dai Navigli all’Isola

Lo ammetto senza modestia: la mia Milano sta diventando bellissima! Spazi nuovi che vengono su come funghi, un fermento culturale super frizzantino e un’atmosfera sempre più international. Certo, non è una botta instantanea al cuore come Roma, Venezia, Firenze, ma se le date fiducia si mostrerà in tutta la sua bellezza. A mio parere è l’unica vera metropoli italiana, anche per il fatto di essere una delle capitali mondiali della moda. Ho diviso così la città nelle 4 zone più belle, perfette da visitare in un weekend “mordi e fuggi”. Fidatevi di me, ne vale la pena (ecco la mappa)!

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Duomo

Quando arrivo in un posto voglio vederne subito il simbolo, quindi partiamo dal Duomo. È una meraviglia con il suo marmo bianco/rosato, le guglie che svettano, la statua dorata della “mia bela Madunina” che ci protegge a oltre 100 metri d’altezza. Lo vedo da quando sono nata e ogni volta ho gli occhi a cuore! Pensate, è il più grande edificio gotico d’Italia, anche se in realtà è un mix di stili visto che ha avuto una gestazione elefantiaca, dal 1300 al 1900. Dalle terrazze, raggiungibili sia a piedi sia in ascensore, si ammira tutta la città. È l’unica chiesa di Milano visitabile a pagamento, trovate tutte le info su duomomilano.it.
Nelle immediate vicinanze non perdetevi: Palazzo Reale, centro politico, dimora di regnanti e ora sede di bellissime mostre; il Museo del Novecento, con la sua collezione permanente e le esposizioni temporanee; Piazza dei Mercanti, la mia preferita e la più antica.

Su Piazza del Duomo si affaccia la Galleria Vittorio Emanuele II, il salotto cittadino per eccellenza, che con il suo arco di ingresso lascia a bocca aperta. È una via porticata da fare col naso all’insù che conduce alla piazza del Teatro alla Scala, il teatro d’opera più famoso del mondo! Andateci dopo aver fatto il giro di tacco scaramantico sulle palle del toro, nel mosaico sotto l’Ottagono centrale della Galleria.
Dovete anche fare due passi per le vie dello struscio piene di negozi (se vi piace il look vintage cliccate qui), Via Torino e Corso Vittorio Emanuele. Per chi ama il super griffato, il must è Via Montenapoleone, che delimita il Quadrilatero della Moda insieme a Via Manzoni, Via della Spiga e Corso Venezia. I fruitori tipici sono fashion victim, indigeni ricchissimi e giapponesi con le mani piene di pacchi Armani, D&G e via dicendo. Ma ci sono molte altre strade meno trafficate e più belle come Via Gesù, Via Santo Spirito, Via Sant’Andrea e Via Bagutta. Come diciamo noi milanesi che siamo i primi a denigrarci, “non sembra manco di stare a Milano”!

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Castello Sforzesco

Vedere da Piazza Cordusio il Castello Sforzesco che si erge in lontananza è un’emozione. Residenza e presidio militare dei Visconti a partire dal 1300, assediato, demolito e ricostruito nel corso dei secoli, oggi è sede di musei e istituzioni culturali come il Museo d’Arte Antica, la Pinacoteca, le Oreficerie, l’Armeria e altro ancora. Mi ricordo quando da piccina mi ci portava mio papà la domenica! Fate ovviamente un giro al Parco Sempione, tra i più belli della città, che arriva fino all’Arco della Pace.
Costeggiate Foro Buonaparte rosicando davanti ai bellissimi palazzi signorili, e arrivate nel quartiere di Brera. Nonostante sia pieno di locali e ristoranti acchiappa-turisti, mantiene ancora il suo fascino grazie al dedalo di vicoli e all’Accademia delle Belle Arti. Si trova all’interno del Palazzo di Brera, che ospita anche la Biblioteca Nazionale Braidense, dove venivo a prendere i libri per la mia tesi di laurea, tra legno e volumi antichissimi! Un’altra perla del Palazzo, poco conosciuta, è l’Orto Botanico, un paradiso verde nel pieno centro storico di Milano.

Ma il vero fiore all’occhiello è la Pinacoteca di Brera, un tripudio di arte italiana tra le mura di un antico convento trecentesco. Fra i grandi pittori in mostra, vi snocciolo nometti come Raffaello, Caravaggio, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Tiziano e Canaletto giusto per darvi un’idea.
Se avete solo un weekend di tempo, questo è l’unico museo che vi consiglio di visitare, secondo solo a un’altra tappa culturale: la Basilica di Santa Maria delle Grazie che accoglie l’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, capolavoro commissionato da Ludovico il Moro alla fine del 1400. Almeno una volta nella vita va visto! E pensare che si trova in un refettorio! Prenotate con largo anticipo, e approfittatene per fare un giro nella zona, ci sono belle vie con palazzi molto eleganti e signorili della “Milano Bene”.

Navigli

La gente che vuole venire a visitare la mia città dice sempre questa parola: Navigli. Parliamo del Naviglio Grande e il Naviglio Pavese che si incontrano nella Darsena, un porto vicino a Piazza XXIV Maggio. I navigli infatti nascono come canali artificiali navigabili per il trasporto di persone, merci e per l’irrigazione (il marmo del Duomo navigò proprio su queste acque). Qui ho passato l’adolescenza dall’amichetta del cuore. Mentre un tempo era una zona molto popolare con case a ringhiera (coi ballatoi stile “vecchia Milano”) abitate dai meno abbienti, oggi queste stesse abitazioni costano triliardi a metro quadro.
La zona è molto gettonata sia di giorno per i negozi e le botteghe di artigianato (ogni ultima domenica del mese si tiene il mercato dell’antiquariato), sia di notte per i locali e i ristoranti. Nel weekend è pieno di gente e diventa un delirio, sedersi a un tavolino vista naviglio per un aperitivo perde totalmente il suo fascino.

E fate una doverosa camminatina lungo la Darsena, visto che ci sono voluti secoli di riqualificazione per farla diventare il gioiellino che è oggi. Devo dire che il risultato è valso la lunghissima attesa e i cittadini se la godono alla grande. Sedetevi sulle sponde o sulle panchine, con una bella birretta ascoltando la musica dal vivo che non manca quasi mai, e poi fate un giretto al Mercato Comunale con tanti negozietti di alimentari.
Da qui fatevi una passeggiata su Corso di Porta Ticinese, svaccatevi nel parchetto (so ora che si chiama Parco Giovanni Paolo Secondo, noi indigeni diciamo sempre “in Vetra“, dalla omonima piazza). È tra i miei preferiti perché raccolto e a un passo dalla Basilica di Sant’Eustorgio, tra le più antiche di Milano (la piazza è deliziosa). E fate una visitina anche alla Basilica di San Lorenzo e alle meravigliose Colonne che le stanno di fronte, è pura magia.

Isola

Questo quartiere mi piace un sacco, ci vivono i miei zii già dai tempi in cui era un postaccio. La gentrificazione è in atto, ma nonostante questo vanta ancora la sua aurea di quartiere. Ed è piena di localini carinissimi (il Frida è il mio preferito).
È qui che sorge una delle zone più cool della città, Porta Nuova, il simbolo della Milano all’avanguardia. Un piano di riqualificazione iniziato una decina di anni fa ha rigirato tutta l’area come un calzino, tanto che oggi è irriconoscibile con tutti quei grattacieli. Include gli spazi tra Porta Garibaldi, l’Isola e l’ex scalo ferroviario di Porta Nuova, tutti uniti da un sistema pedonale con giardini, piazze, ponti e piste ciclabili. Tra i fiori all’occhiello, il pluripremiato Bosco Verticale, due alte torri residenziali con terrazze in cui crescono oltre 900 tipi di piante. Ma per molti è noto soprattutto per il fatto che ci vivesse Fedez prima di evolversi in Ferragnez (che Iddio ci illumini).

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Bellissima è la Biblioteca degli Alberi, quasi 10 ettari di giardino botanico fatto di piante e geometrie meravigliose. È bello vedere i miei concittadini con bimbi/cani/libri che si godono questo spazio verde.
Ma tutte le strade portano a lei, Piazza Gae Aulenti. Punto di convergenza di Porta Nuova, è circolare e rialzata rispetto alla strada, con tre fontane al centro e circondata da decine di negozi. L’Unicredit Tower ha il suo perché!
Letteralmente scendete dalla Piazza fino a Corso Como, uno dei centri della movida milanese che a me non piace molto, è il palcoscenico dei tronisti mancati. Ma c’è un gioiellino, 10 Corso Como, un concept store di cui vi parlo in questo articolo. Se volete, a un passo ci sono Chinatown (Via Paolo Sarpi), e il mio adorato Cimitero Monumentale.
Spero di avervi passato l’amore che provo per la mia città, e che finito il vostro tour sarete più che soddisfatte!

PS: se vi interessa un tour diverso dal solito dedicato alla street art milanese cliccate qui.

CONSIGLI DI VIAGGIO

Come arrivare
In aereo ci sono tre scelte:
– Aeroporto di Linate: la linea 73 raggiunge il centro cittadino in 15/20 minuti
– Aeroporto di Malpensa: si raggiunge la città sia in bus (più economico, almeno 1 ora fino alla Stazione Centrale) sia in treno (35/40 minuti fino alla Stazione di Cadorna)
– Aeroporto di Orio al Serio: solo col bus, almeno 45 minuti fino alla Stazione Centrale

Come muoversi
Milano ha una rete metropolitana decente per l’Italia ma sottosviluppata rispetto alle grandi metropoli europee, mentre è servitissima in superficie. Tutte le info sul sito ATM. Ci sono biglietti di diversa durata (singoli, giornalieri, da 48 e da 72 ore) acquistabili da tabaccherie, edicole, cartolerie e distributori automatici, oppure tramite l’app.

Dove dormire
C’è una scelta infinita di strutture non a portata di mano. Per un viaggio low budget vi consiglio tre ostelli: Ostello Bello e Ostello bello grande (stessa famiglia, il primo vicino alla centralissima Via Torino, il secondo in zona Stazione Centrale) e il Madama Hostel & Bistrot (a un passo da Porta Romana e da casa mia, vi offro un tè!)

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Luca ha detto:

    Grazie, molto interessante! Buon pomeriggio 🙂

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