Dalle botteghe ai ristoranti a Prati: Roma godereccia fra carbonara e pizza al taglio, coi miei indirizzi per mangiare bene e comprare delizie
Sono stata varie volte a Roma, e tutte le volte mi sembra di averne visto solo un millesimo. Ogni quartiere è una città nella città, con la sua personalità, le sue abitudini, i suoi centri nevralgici. Sono appena andata nella capitale per un press tour di lavoro, per conoscere l’offerta culinaria di un hotel e del quartiere in cui si trova, Prati. E io proprio di questo rione voglio parlarvi, consigliandovi indirizzi da leccarsi i baffi. Pronte per sbavare fra pizza al taglio e carciofi fritti?
Il quartiere di Prati
Iniziamo con una specifica: per i romani de Roma, dovremmo dividere fra zona Prati, Cipro e Trionfale, ma noi per semplificare parliamo di Prati nel senso più ampio. Siamo sulla sponda destra del Tevere, e per darvi un’idea, in 15 minuti a piedi dall’hotel ero in Piazza San Pietro.
Dal quartiere popolare che era, Prati oggi è abitato da famiglie benestanti con boutique eleganti, locali trendy e ristoranti dalla cucina sia tradizionale sia ricercata. I palazzi sono imponenti, in stile umbertino e liberty grazie all’urbanizzazione messa in atto dalla borghesia torinese dopo l’Unità d’Italia e Roma Capitale.
Qui sotto vi consiglio i posti in cui sono stata e che ho molto apprezzato. Intanto ecco a voi la mappa.
Mercato Trionfale
Indirizzo: Via Andrea Doria, Roma
Un nome, una garanzia: il Trionfale è stato il primo mercato rionale romano, e coi suoi 270 banchi e passa è fra i più grandi d’Italia e d’Europa. È la prima tappa che vi consiglio, perché è un vero e propri tutto nell’atmosfera romana! Nei miei viaggi visito sempre i mercati, perché davvero ti fanno capire dove sei. E al Trionfale la sensazione è di essere nel cuore pulsante del quartiere, con venditori e clienti che si salutano chiamandosi per nome fra carrelli della spesa ricolmi, carciofi come non ci fosse un domani e Pecorino da gioielleria.
Il mercato è stato aperto a fine Ottocento in Viale Giulio Cesare, quando tutto intorno era ancora campagna e la gente si fermava per fare rifornimento. Poi negli anni Trenta è stato spostato nella sede attuale, e nel 2009 dalle bancarelle all’aperto si è passati alla struttura in vetro e cemento.
Romanè
Indirizzo: Via Cipro 106, Roma
Conoscete “Il trapizzino”? Il proprietario è lo stesso, Stefano Callegari, e direi che già questo basta e avanza. L’atmosfera è quella di un’osteria in cui non dobbiamo fare altro che sederci e goderci il cibo, con pareti ricoperte di piatti del “buon ricordo”, tavoli in legno e tanta gentilezza. Potreste anche sedere all’aperto ma perdereste metà del godimento a mio parere. Vi aspetta una gustosissima cucina tradizionale. Io ho mangiato una carbonara da sogno che mi ha fatto avere le visioni (14 euro per darvi un’idea). Ma uno dei pezzi forti pare siano le fettuccine al tortellino cotte nel brodo di carne, mantecate con parmigiano, mortadella e prosciutto crudo. E come antipasti ho gustato carciofo fritto, polpette di bollito, polpette fave e cicoria. Consiglio spassionato: prenotate in largo anticipo.
Sempre in Via Cipro, a gennaio Callegari aprirà Armare, ristorante di pesce dalla cucina molto rustica. Gli do già fiducia.
Panificio Bonci
Indirizzo: Via Trionfale 36, Roma
Lo dico sempre: il mio sogno erotico è essere rinchiusa in una panetteria. E sono convinta che qui sarebbe stata una fantastica reclusione. Ci sono andata sabato mattina e c’era la fila, ma sono organizzatissimi, basta prendere il numerino.
Nato nel 2012 dal recupero di una panetteria storica nel quartiere, Bonci è il paradiso per gli amanti del pane e della pizza al taglio (o come la chiamiamo noi padani, la “focaccia”). Ho assaggiato quella con le patate, con la mortadella, e una particolarissima col topinambur. Ma il mio cuore batte per le cose semplici, e la mia preferita resta la pizza rossa. Se volete la ciliegina sulla torta, terminate con un bel maritozzo visto che vendono anche dolciumi vari e gastronomia. Il proprietario è Gabriele Bonci, il “pizza hero” di discovery+. Sempre suo è anche Pizzarium in Via della Meloria 43, altro must godereccio del rione.
Paciotti Salumeria
Indirizzo: Via Marcantonio Bragadin 51, Roma
Eccoci nella classica salumeria di quartiere. Specializzata in salumi italiani affettati a mano ma con ottime delizie straniere, ha anche una ricca offerta di formaggi, prodotti gourmet e una buona selezione di vini.
A darci il benvenuto c’era Stefano Paciotti nella Cappella Suina, come la chiama lui: l’ingresso con decine di cosce di maiale appese. Insieme al papà, i fratelli e il figlio porta avanti l’attività di famiglia (massima stima per Veronica, unica donna alla cassa). L’attività è nata nel 1970 come drogheria, per poi puntare su una nicchia di qualità, offrendo ricercatezza del prodotto a prezzi ragionevoli. Non producono i salumi, ma li selezionano e fanno la stagionatura direttamente nei posti in cui li acquistano (vedi Norcia, Parma e via dicendo).
Il signor Stefano ci ha deliziato con altre chicche come la poesia sulla coscia. Sono sicura che se gli chiederete di recitarvela, non farà il timido.
Enoteca Del Frate
Indirizzo: Via degli Scipioni 122, Roma
Ecco un’altra mia grandissima passione: il vino. E la famiglia Del Frate ne sa parecchio, visto che l’enoteca ha appena festeggiato un secolo. Oggi conta oltre 4.000 etichette provenienti da tutto il mondo, anche se è la nostra Italia a spiccare. I prezzi vanno da una decina di euro a svariate migliaia per le bottiglie da collezione. A raccontarci tutto è Stefano, che insieme a sua sorella rappresenta la quarta generazione Del Frate.
Circa 7-8 anni fa c’è stato un grande cambiamento, perché hanno deciso di aprire una finestra sul mondo del cocktail bar (trovate dal mescal al sakè coreano), che oggi rappresenta il 50% dell’offerta. Le passioni di famiglia restano due però: il vino piemontese e il whisky.
Nei primi anni del 2000 hanno aperto un wine bar proprio accanto all’enoteca, che oggi è un ristorante a tutti gli effetti. Inclusa la sala dell’enoteca, conta circa 70 coperti.
Castroni
Indirizzo: Via Cola di Rienzo 196, Roma
Quando ho detto alla mia amica romana che ero stata in questa gastronomia, la risposta è stata: “Sono un mito!”. In Cola di Rienzo (una delle principali vie dello shopping di Prati) c’è la prima bottega aperta dalla famiglia Castroni nel 1932, quando dal chiosco sul lungotevere sono passati alle quattro mura, vendendo all’inizio succhi e bevande. Nei decenni è cresciuta sia la tipologia dei prodotti venduti (sono migliaia fra regionali e internazionali), e oggi si contano 13 negozi e una torrefazione a Pomezia. E anche i Castroni sono arrivati alla quarta generazione! Il negozio è grande e c’è di tutto, bisognerebbe passarci almeno un’oretta. Trovate spaghetti al nero di seppia, spezie per tacos, nuvole di drago, burro di arachidi, Krumiri Rossi, fiocchi di tonno essiccati, foglie di vite ripiene. Andate sul loro sito per farvi un’idea, l’offerta è divisa per marche, provenienza, tipo di prodotto ecc.
CONSIGLI DI VIAGGIO
Dove dormire
Mama Shelter Roma
Indirizzo: Via Luigi Rizzo 20, Roma
Vi consiglio l’hotel che ha organizzato il press tour perché mi sono trovata molto bene. È un 4 stelle di un brand francese. Sapete che io viaggio solo in ostello, ma se potete permettervi il Mama, andateci. Non è il solito albergo in cui rinchiudersi la sera post 8 milioni di passi per Roma. Alla reception vi accolgono in felpa e scarpe da tennis, e ci sono aree comuni in cui fare pr con gli ospiti e i locals visto che ristorante, bar e pizzeria sono aperti al pubblico. L’ideale quando si viaggia da sole. E ha pure una spa, parliamone!
Si trova a 2 minuti a piedi dalla fermata Cipro della metropolitana, comodissima per raggiungere il centro e le stazioni ferroviarie.
Ciao sono Claudia, giornalista milanese non imbruttita, vivo di viaggi in solitaria, scatto foto compulsivamente e divoro libri