Alla scoperta di Parigi: 10 posti da non perdere

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Dalla libreria storica al mercato delle pulci, ecco i miei 10 posti del cuore (dentro e fuori dalle rotte turistiche) che non dovete assolutamente perdere nel vostro viaggio a Parigi

Difficile fare una lista dei posti che amo di più di Parigi, ma ce l’ho fatta. Dalla vigna di Montmartre al quartiere multietnico, dal parco col belvedere alla tipica caffetteria che più parigina di così c’è solo Édith Piaf, ecco 10 chicche che non dovete perdere per andare alla scoperta di questa meravigliosa città!

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Il café Le Temps des Cerises

Iniziamo dal mio café del cuore: con tutte le cose che ci sono da vedere una caffetteria/ristorante pare roba da niente, ma è un tripudio di autenticità parigina. Occupa una minuscola palazzina al 31 di Rue de la Cerisaie, a un passo da Place de Vosges. Quando si entra si è avvolte da un’atmosfera deliziosa. Bevete un buon rosso, guardate le pareti con le foto storiche del locale, e osservate gli avventori. Sono spesso habitué come la vecchina traballante dell’ultima volta, coi capelli alla Colette, accolta dai camerieri come una regina. E c’è buona musica!

La Fontana de’ Medici al parco

L’ho scoperta solo nell’ultimo viaggio, seguendo le orme del protagonista di un libro che stavo leggendo (“Il club degli incorreggibili ottimisti”, se amate Paris e l’ottima scrittura è perfetto, ve ne parlo qui). Senza contare che si trova nei Giardini di Lussemburgo, che adoro. È un piccolo paradiso di antichità. Commissionata da Maria de’ Medici nel 1600, ha una lunga vasca circondata da alberi, e termina con delle rocce e figure mitologiche, con Polifemo che domina. La trovate a fianco del Palais de Luxembourg, vicino all’entrata di Rue de Medicis.

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La libreria Shakespeare and Company

Nonostante questa libreria sia più che turistica mantiene il suo fascino. L’ho scoperta leggendo un articolo che ne descriveva la storia, degna essa stessa di un romanzo! Fondata da George Whitman negli anni ’50 sulle orme di Sylvia Beach, ritrovo di scrittori ieri come oggi, ha un’atmosfera incredibile. Non solo pareti ricoperte di libri ma anche antiche travi di legno a vista, l’immancabile gatto che dorme sulla poltrona, e foto di grandi autori. È in pieno centro di fronte alla Senna e a Notre-Dame, al 37 di Rue de la Bucherie.

Il quartiere di Belleville

Vi metto il quartiere intero perché non saprei dirvi cosa mi piace di più di Belleville (gli ho dedicato il mio ultimo articolo). Forse che non ci sono turisti ma solo parigini, forse che è multietnico e stravivace, forse che si può assaggiare cibo di mezzo mondo spendendo pochissimo? Non so, so solo che se non si va a Belleville non si conosce Parigi fino in fondo per me, perché è uno spaccato di vita totalmente autentico. Fatevi un giro anche al parco da dove si vede tutta Paris. Potete raggiungerlo prendendo la linea 2 o 11, fermata Belleville.

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Place de la Contrescarpe

Questa piazza è appena sotto il Quartiere Latino, in una zona molto vivace di Parigi. A colpo d’occhio pare una “normalissima” bella piazza parigina, ma ha un fascino particolare. Sarà che è tonda e piena di ristoranti e bistrot, con in mezzo un piccolo spazio alberato dove la gente si siede, suonano i musicisti e via dicendo. Ha la tipica atmosfera frizzantina dei posti dove tutto succede, basta sedersi e guardarsi in torno. Non a caso è un crocevia in cui approdano ben cinque strade. Fatevi un giro anche in Rue de Mouffetard che merita.

La Grande Moschea

Del café della moschea vi ho già parlato nell’articolo su dove mangiare a Parigi spendendo poco, perché ha annesso il ristorante. Ma ve la ripropongo perché per me è davvero un posto speciale. È una perla di relax perfetta dopo uno dei soliti tour de force parigini. Il rumore dell’acqua delle fontane, le maioliche alle pareti, fiori e piante ovunque, gente da tutto il mondo che chiacchiera, scrive, disegna, perché a Parigi viene naturale essere creativi. Già da fuori si capisce: un’oasi “esotica” nel mezzo di una frenetica metropoli occidentale.

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Il mercato delle pulci di Saint Ouen

Non vicinissimo ma nemmeno così lontano, questo mercato delle pulci nella periferia nord (appena sopra Montmartre, linea 4 fermata Porte de Clignancourt) è il mio sogno a occhi aperti. Dal peggio kitsch ai mobili di antiquariato da lasciarci il portafoglio, trovate di tutto: zeppa anni ’70, ritratti astrusi, cinghiali impagliati, bigiotteria cinese. Ci sono stata per la prima volta venti anni fa, e onestamente un po’ del suo fascino pulcioso l’ha perso, ma visitarlo è sempre bello. Controllate gli orari, è aperto solo da sabato a lunedì.

La stradina di Villa Léandre

Una delle ultime scoperte è questa minuscola vietta in cui, nel giro di 200 metri andata a ritorno, si esce da Parigi per entrare in una sorta di mini villaggio di campagna. Dietro la Basilica del Sacro Cuore in una traversa di Avenue Junot, Villa Léandre è una stradina senza uscita. Si susseguono pittoresche casette un po’ in stile anglosassone, un po’ semplicemente meravigliose. Mattoni a vista, edera che si arrampica ovunque, e un silenzio interrotto solo dai passi dei fortunati residenti (e dagli scatti della mia macchina fotografica).

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La vigna di Montmartre

Montmartre è il mio quartiere preferito di Parigi, purtroppo però è anche moooolto turistico, ma uscendo dalla ressa del Sacro Cuore, e del caos di negozi di souvenir e ritrattisti col cavalletto, si possono trovare viette tranquille. In particolare amo quelle intorno alla vigna sulla collina, Rue Saint Vincent in primis. In genere c’è meno gente e si respira ancora l’atmosfera di quello che doveva essere un tempo Montmartre, una zona popolare e popolosa fuori città, dove si produceva vino locale, e dove vennero ad abitare artisti squattrinati.

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Il Parco Buttes-Chaumont

Anche questa è una stupenda scoperta del mio ultimo viaggio parigino. Poco sopra Belleville, questo incredibile parco è ancora fuori dalle rotte turistiche e riserva grandissime sorprese. Più che giapponesi con la macchina fotografica si vedono impiegati in pausa pranzo a piedi scalzi sull’erba, scolaresche esagitate, gente che fa jogging e va a spasso col cane. È tutto un su e giù per la collina, e ce n’è di strada da fare visto che è uno dei più grandi parchi di Parigi. Non perdetevi il ponte sospeso e il Belvedere con vista sulla città.

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