Lubiana è una città universitaria incredibilmente piena di vita, colori e locali: ecco le mie dritte su cosa vedere in due giorni nella capitale slovena
Una città a dir poco deliziosa, piena di vita e a misura d’uomo: Lubiana è tutto questo e anche di più. Ci sono appena stata per un viaggio di lavoro mordi e fuggi, e mi ha incantata! La fortuna di stare in un albergo del centro mi ha permesso di andare in esplorazione appena avevo 5 minuti liberi. Con 280.000 abitanti e 60.000 studenti, mischia la sua energia di città universitaria con la fascinosissima decadenza dell’Est. A questo si aggiunge il suo animo green, non a caso è stata Capitale verde europea nel 2016. E, ciliegina sulla torta, non ti bombarda con mille cose da fare e vedere ma si fa conoscere con calma, andando a zonzo per i suoi vicoletti senza fretta, o semplicemente stando sedute in uno dei mille café lungo il fiume.
Il cuore pulsante della città (vi agevolo la mappa) è infatti il fiume Ljubljanica. Via principale del commercio fin dai Romani, è al tempo stesso una fonte di relax infinito. Passeggiare lungo le rive, ammirare i palazzi colorati e il panorama è meglio di una lezione yoga. A dominare incontrastato è il castello medievale (Ljubljanski grad), che da un colle coperto di boschi scruta Lubiana da circa 900 anni. Nel corso dei secoli è stato un forte, sede del governo regionale, prigione. Dalla torre e dalle mura offre la più bella vista su città e dintorni. Si può raggiungere con la funicolare (4 euro a/r) oppure a piedi, prendendo uno dei sentieri che salgono da Vodnikov trg (“trg” da quello che ho capito sta per “piazza” ma viene anche usato per le vie), Stari e Mestni trg.
Una delle cose che più mi ha più colpito di Lubiana è la quantità di caffetterie, bar e ristoranti all’aperto che si trovano in ogni dove e sempre pieni di gente. Pare che qui sappiano godersi come si deve la propria città. Sedersi a fare due chiacchiere sorseggiando un bicchiere di vino o un caffè è lo sport nazionale. Non che Lubiana vanti un clima tropicale, anzi d’inverno è molto rigido, ma a mali estremi, estremi rimedi: la sera ogni sedia ha la sua copertina, segno che non demordono nemmeno di fronte al notturno più rigido. È che qui, fra Est e Mediterraneo, il ritmo rallenta, le pulsazioni si adattano di conseguenza, e tutto si fa calmo e quieto. Lubiana ha i vantaggi di una grande città ma ancora l’atmosfera rilassata dei paeselli.
Ma non si può parlare di Lubiana senza citare Joze Plecnik. Da molti considerato pioniere dell’architettura contemporanea, vissuto a cavallo fra ‘800 e ‘900, ha praticamente dato forma alla città. Dopo i successi di Vienna e Praga, l’architetto sloveno cercò di disegnare Lubiana in modo moderno, secondo il modello dell’antica Atene. Si perde il conto dei suo progetti: ha pianificato alcuni dei palazzi più importanti, sistemato le sponde del fiume e creato i ponti che tanto caratterizzano Lubiana. Parliamo del Ponte di Trnovo, quello dei calzolai e il famoso Triplice Ponte (Tromostovje). Qui si affaccia Presernov trg, la piazza principale dove fare cose e vedere gente, con la coloratissima e seicentesca Chiesa dei Francescani (Franciskanska cerkev). Alle sue spalle, lungo Miklosiceva Cesta, c’è il più bel palazzo art noveau, le cui le facciate e gli ornamenti lasciano a bocca aperta.
Lubiana non è una città grande, non c’è rischio di perdersi, quindi andate dove vi porta il cuore. Vi consiglio in particolare di girare per le strade parallele al fiume. Sotto il castello fate assolutamente tappa al mercato centrale: comprende quello all’aperto (su Vodnikov trg e Pogačarjev trg), quello coperto tra le due piazze, e quello coperto lungo il fiume costruito da Plecnik negli anni Quaranta. Poco distanti ci sono la cattedrale di Lubiana, la Chiesa San Nicola (Sv. Nikolaja) e il Ponte dei Draghi (Zmajski most): realizzato nei primissimi anni del Novecento, è uno dei simboli cittadini grazie alle sculture di questi animali fantastici.
Non perdetevi poi la via dello struscio con negozietti e locali, Stari trg, e poi svoltate a sinistra per Gornji trg, stradina in salita sul colle dove sembra il tempo si sia fermato.
Sul lato opposto ci sono altrettante belle cosette, iniziando dalla Piazza del Congresso (Kongresni trg) e dal palazzo della Biblioteca Nazionale e Universitaria: con i suoi stupendi muri in mattoni rossi, indovinate chi l’ha costruita? Plecnik ovviamente, e pare sia la sua opera più importante in Slovenia. E poi ci sono i sobborghi di Krakovo e Trnovo, considerati i più antichi di Lubiana. Costruiti al di fuori delle mura medievali, erano abitati dai pescatori, e mantengono tutt’oggi il loro fascino di villaggio (è qui che abitava Plecnik, e la sua casa è un museo). Dimenticate rumori e turisti, io sentivo solo il canto degli uccellini e i cigolii delle biciclette, che a Lubiana sfrecciano in gran quantità. Krakovki nasip è la via del lungo fiume che preferisco, tranquilla e con locali più genuini (anche se in estate immagino sia più vivace).
E ora le ultime chicche. Per chi si volesse sbragare senza ritegno, il parco Tivoli è il più grande di Lubiana ed è in pieno centro. Ci sono ben 5 chilometri quadrati in cui brucare l’erbetta o farsi baciare dal sole.
Infine, se avete tempo (io non l’ho avuto mannaggia) andate a Metelkova, un centro di cultura alternativa sulla Masarykova cesta. La sua storia risale all’occupazione delle ex caserme, edifici austroungarici a cui numerosi artisti hanno dato, e danno tutt’ora, nuova forma. Qui si organizzano concerti, dj set e alcuni dei numerosi festival che si tengono a Lubiana, città culturalmente molto viva tutto l’anno.
E per concludere, ricordate che a una cinquantina di chilometri c’è Bled, la città sull’omonimo lago con una delle isole più instagrammate d’Europa. Ragione in più per fare un piccolo tour della regione!
CONSIGLI DI VIAGGIO
Come arrivare
Tasto dolente: sull’aeroporto Jože Pučnik di Lubiana non ci sono voli diretti dall’Italia. È collegato regolarmente al centro (26 chilometri) da un servizio bus. Se siete del nord Italia calcolate l’opzione FlixBus, oppure arrivate a Trieste e prendete il treno per Lubiana (dista soli 130 chilometri). È la stazione ferroviaria principale del Paese, quindi ben collegata (qui trovate tutte le info).
Come muoversi
Lubiana è piccola e perfetta da girare a piedi, ma se volete la rete dei trasporti pubblici copre l’intera città. Un altro modo per visitarla è affittare una bicicletta.
Dove dormire
C’è l’imbarazzo della scelta! Vi posso consigliare le strutture dove sono stata io, entrambe in centro: Mescanka dove ho dormito una notte lampo anni fa in un beer tour, con appartamenti e stanze molto carine; il Grand Hotel Union dove sono appena stata, uno dei più belli in città ma sapete com’è non pagavo io!
Caffetterie/bar/ristoranti
Tra una fuga e l’altra durante il poco tempo libero, ho adocchiato questi posticini che vi consiglio velocemente:
– Pivnica Krakovc: in Krakovski nasip, la via di cui vi ho parlato sopra, è il locale più carino nella zona più carina del lungo fiume
– Plecnikov hram: mi sono innamorata del cortile fra i palazzi in cui si trova questo locale, se il web non mente ci ha messo mano Plecnik
– Sax Pub: in una casetta tipica tutta murales lungo il fiume Gradascica, che sembra più un piccolo canale
– Le petit cafe: l’unico in cui sono stata, mi ha rapito la sua aria bohémien, il soffitto a volta con mattoni a vista e quadri ovunque
– Tektonik: un birrificio artigianale che ho conosciuto durante il beer-tour
Informazioni: gli uffici del centro del turismo sono in Stritarjeva ulica (per Lubiana) e Krekov trg 10 (per la Slovenia)
Ciao sono Claudia, giornalista milanese non imbruttita, vivo di viaggi in solitaria, scatto foto compulsivamente e divoro libri