Il tramonto a Brooklyn Heights, il jazz nel Village, la vista dal Top of the Rock: ho selezionato per voi 10 cose da vedere a New York per impazzire di gioia
Io sono letteralmente andata fuori di cervello quando sono andata nella Grande Mela. Era una vita che volevo farlo, così mi sono concessa ben due settimane per girarla a dovere (ecco il mio racconto da invasata). Come potete immaginare è immensa, cambia persino l’accento da un distretto all’altro. Bisogna quindi fare una selezione: vi propongo le mie tappe imperdibili di una città che è imperdibile in toto, 10 cose da vedere a New York tra Manhattan e Brooklyn. Let’s go! (Cliccate qui per la mappa.)
1 – Due passi per Central Park
Direi di partire dalle basi, da quelle icone che ti fanno realizzare davvero dove sei. Sarà che lo abbiamo visto mille volte in tv, sta di fatto che a Central Park ho avuto mille déjà vu e ho pianto di commozione! La gente che fa jogging lungo il lago, le barche a remi, i campi da baseball… mi sembrava di vivere in un film, e io ero la protagonista! Ma Central Park è soprattutto un polmone verde di pace e tranquillità in una città super adrenalinica.

2 – Bomba di energia di Times Square
Questa piazza non si può descrivere: cartelloni pubblicitari psichedelici, grattacieli altissimi, luci sparate appalla in ogni dove, musica a tutto volume e una bolgia internazionale (e infernale) che emana quintali di energia! Una Babele in chiave positiva insomma. Times Square è il cuore della città perché offre la vera essenza di New York, potenza vitale allo stato brado! Taxi gialli, omini vestiti da Hamburger, clacson agogò: anche se parliamo degli stereotipi più comuni di New York, è bellezza urbana pura e cruda.

3 – La Promenade a Brooklyn Heights
Tra le cose da vedere a New York, imperdibile è la vista dello skyline da Brooklyn Heights, un quartiere dalle tranquille viette alberate e le case in brownstone. Si può raggiungere in metropolitana (fermata Clark Street), ma arrivarci dopo una camminata sul ponte di Brooklyn è un must. Da qui si arriva alla Promenade, uno stretto parco lungo il litorale con una vista su Lower New York che spacca. Della frenesia della città arriva solo un’eco lontana. Sono andata a vedere il tramonto l’ultimo giorno del mio viaggio, ed è il mio ricordo più bello.

4 – Passeggiata sulla High Line
La High Line è davvero un esperimento urbano ben riuscito: come riqualificare una zona industriale e trasformarla in un’oasi di relax. Su quelli che erano vecchi binari elevati per il trasporto merci nella zona delle macellerie industriali (Meatpacking District), ora c’è uno spazio verde pubblico con giardini pensili che in linea d’aria parte dalla 12th Street per arrivare alla 30th. Si può fare quindi una piacevole passeggiata lungo questo piccolo paradiso botanico, con scorci sulla strade sottostanti. Riposate le membra sulle panchine o le scalinate.

5 – Leccarsi i baffi al Chelsea Market
Poco distante dall’inizio della High Line, questo meraviglioso mercato coperto è il sogno di ogni buongustaio che si rispetti. Con i suoi negozi di prelibatezze è una galleria d’arte in chiave gastronomica. Basta lo slogan sul sito web per capire quello che vi aspetta: “Come early, stay late”. Aperto 7 giorni su 7, offre tutto quello che il palato può desiderare: crepes francesi, sushi giapponese, pasta italiana, noodles tailandesi, spezie indiane, tacos messicani. Come sempre a New York, il mondo intero è a portata di mano.
Info: 75 9th Avenue, aperto 7 -21, domenica 8-20

6 – Tuffo nell’arte americana al Whitney
A New York ci sono mille musei, un imbarazzo della scelta che può mandare in confusione. Per molti gli imperdibili sono il MoMa, il Metropolitan, il Guggenheim. Io però consiglio il Whitney Museum, all’inizio della High Line. Non ci sono i nomi internazionali che tutti cercano, ma è completamente dedicato all’arte americana, in particolare della seconda metà del Novecento. Dove mai potrete visitare un museo simile se non negli States? Senza contare che solo la vista dalle terrazze vale il biglietto (caro ovviamente, 25 dollari).
Info: 99 Gansevoort St, aperto 10:30-18, venerdì-sabato fino alle 22, martedì chiuso

7 – A casa di Carrie nel West Village
Il West Village è il quartiere che amo di più, con i suoi viali alberati e pieni di vita. Qui, per intenderci, si trova la casa di Carrie Bradshaw di “Sex and the city” di cui sono una fan sfegata. Non ero l’unica a guardare il suo palazzo con un sorriso ebete al 66 di Perry St. Ci sono un sacco di negozi, bar, ristoranti, e per chi ama il jazz è il paradiso: consiglio il 55 bar al 55 di Cristopher Street, dalle 19 circa si può ascoltare buona musica bevendo solo una consumazione e lasciando qualche mancia. Dopo cena seguono concerti a pagamento.

8 – Top of the Rock, il tetto del mondo
New York va vista anche dall’alto. Tanti scelgono l’Empire State Building perché ha più piani, ma per me New York è l’Empire State Building, quindi non potevo pensare al panorama senza la sua icona. Così ho optato per la terrazza Top of the Rock del Rockefeller Center, dove tra l’altro c’è meno coda. Se non comprate il biglietto online (28-34 dollari) bisogna fare la fila alla cassa, e da lì danno l’orario in cui si può salire sulla terrazza (io ho aspettato un’ora). Quello che si vede da lassù non ve lo racconto: prendete l’ascensore, salite in paradiso e poi mi dite.
Info: tra la 48th e la 51st St, e la 5th e la 6th Avenue; aperto tutti i giorni 8-24

9 – East Village, la Berlino newyorkese
Meno turistica e senza attrazioni particolari, questa zona conserva ancora il fascino della sua turbolenta storia multiculturale e bohémien. Quella che sfodera è un’atmosfera da vita di quartiere ancora a portata d’uomo. Un tempo pericoloso, l’East Village è stato recentemente riqualificato (e gentrificato purtroppo). In Alphabet City potete fare una vera e propria caccia al tesoro tra i murales e i Community Garden, piccoli appezzamenti di terreno abbandonati tra un edificio e l’altro che i residenti hanno trasformato con amore in giardini pieni di fiori.

10 – Ground Zero per non dimenticare
Al posto delle torri gemelle crollate dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre, ci sono due vasche intitolate “Reflecting Absence”. Enormi, cupe e profonde, con cascate di acqua che scendono verso l’abisso, sono voragini che danno l’esatta idea del vuoto lasciato dai palazzi. Quello che è successo quel giorno ha cambiato il mondo, è un pezzo di storia che non può mancare in un viaggio a New York. Lungo i bordi delle vasche ci sono i nomi di migliaia di persone che hanno perso la vita. Una ferita per la città e l’umanità intera.

Se avete ancora tempo
Ecco altre piccole chicche e la mappa!
Messa gospel ad Harlem
Andate alla Mother AME Zion Church (140 w 137th St) a vedere la messa delle 10:30, un vero e proprio spettacolo tra canti e liturgie! Ad agosto c’era poca gente, ma durante l’anno meglio andare in anticipo. Bellissimo il mercato del quartiere, credo ci sia tutte le domeniche. E per pranzo non perdetevi il Jimbo’s Hamburger Palace (angolo tra la 137th St e Malcom X Bouleverd)!
Wall Street: money-money-money
Questa strada è il simbolo mondiale del capitalismo americano. Si trova in pieno Financial District, con i classici uomini in giacca e cravatta che camminano in fretta perenne. L’edificio che ospita la Borsa (New York Stock Exchange) è davvero bello. All’inizio della via lungo la Broadway c’è la Trinity Church con un piccolo cimitero.
Giro in traghetto fino a Staten Island
Nel Lower Manhattan parte un traghetto che gratuitamente porta a Staten Island. Una nuova prospettiva per vedere lo skyline e la Statua della Libertà! Ci sono dei turisti, ma è frequentato soprattutto da pendolari. Il terminal per il traghetto è all’altezza della Whitehall St e South St; a un passo c’è il Battery Park lungo il fiume Hudson, da cui si vede il New Jersey.
Un angolo asiatico a Chinatown
Mentre Little Italy è totalmente fake, il quartiere cinese è un autentico spaccato asiatico. Fate un giro per i supermercati, guardate la gente giocare a mahjong a Columbus Park, respirate i deliziosi lezzi esotici. E lanciatevi in un’avventura culinaria in uno dei mille ristorantini a poco prezzo!
Scorpacciata di libri allo Strand
Nelle cose da vedere a New York ci metto anche questa libreria, la più famosa della città. Strand Bookstore, fondato nel 1927, vanta ben 30 chilometri di libri distribuiti su 3 piani in cui potete trovare tutto quello che desiderate (fantastico il reparto fotografia). Nei bancali sulla strada ci sono svendite a 1 dollaro.
Info: 828 Broadway, aperto tutti i giorni 9:30 – 22:30, domenica dalle 11






CONSIGLI DI VIAGGIO
Visto
Se il soggiorno non supera i tre mesi, prima di partire è necessario richiedere online l’autorizzazione ESTA. Basta collegarsi a questo sito e pagare 14 dollari (vale due anni). Nell’era Trump però tutto può cambiare, fate i dovuti controlli.
Volo
Molte compagnie volano su New York. La più economica per me che partivo da Milano è stata la American Airlines con scalo a Londra per poco più di un’ora (volendo c’era il diretto con la Emirates, più caro ovviamente). Sono atterrata all’aeroporto John F. Kennedy a Queens, e sono ripartita da Newark-Liberty nel New Jersey. La distanza da Manhattan è più o meno è la stessa. Da e per l’aeroporto ho prenotato un posto con Supershuttle, un servizio di navetta che per poco più di 20 dollari mi ha portato sotto casa e lì è venuto a riprendermi con grande puntualità (il taxi era troppo caro, e non mi fidavo della labirintica metropolitana).
Metropolitana
Ci sono mille linee ed è facile perdersi all’inizio. Attente al treno: i “local” fanno tutte le fermate segnate sulla mappa, mentre gli “express” ne fanno molte meno (mi sono trovata a metà Harlem senza accorgermene). Nel weekend poi può succedere vengano sospese delle fermate per lavori o altro. La metropolitana funziona 24 ore su 24, e per i tragitti che ho fatto a Manhattan l’ho trovata sempre sicura (mai presa dopo mezzanotte però). Consiglio la tessera settimanale da 33 dollari, le distanze sono veramente impegnative da fare sempre a piedi.
Guida
Oltre alla “Lonely Planet”, se avete il budget limitato prendete la guida “New York low cost” che dà un sacco di dritte, dall’ingresso gratis nei musei ai mercatini delle pulci, dallo yoga al parco fino agli aperitivi più convenienti nei rooftop.
Dove mangiare
Per mangiare a poco si trova di tutto, con il rischio però di lasciarci il fegato. In suo soccorso vengono molti ristoranti che a pranzo fanno menù a metà prezzo per i lavoratori, quindi con 10 dollari + la mancia ve la cavate, la sera invece bisogna un po’ ingegnarsi.
CONSIGLI LETTERARI
Tornata in Italia mi è partita l’ossessione: oltre a riguardarmi tutto “Sex and the city” ho letto solo libri ambientati nella Grande Mela. Trovate tutti i titoli in questo articolo!

Ciao sono Claudia, giornalista milanese non imbruttita, vivo di viaggi in solitaria, scatto foto compulsivamente e divoro libri
Il tuo post mi ha fatto scoprire il Chelsea Market e lo Strand Bookstore che non avrei considerato come mete turistiche, ma sembrano imperdibili
Se ti piace magnare e leggere lo sono sicuramente😍
Utilissimo articolo per un viaggio a cui penso da tempo: mi piacerebbe fermarmi un mese, ma chissà se sarà possibile….così attingerò dai tuoi consigli per “selezionare” con qualità.
Su una cosa non c’è alcun dubbio: non mancherà la scorpacciata di libri (il reparto fotografia!!) alla libreria Strand! 🙂
Bravissima! Pensa che mentre ero seduta a sfogliare un libro ho cominciato a chiacchierare con una prof universitaria di fotografia che mi ha dato un sacco di drittr! New York è così 😍 Vacci, un mese o una settimana ma vacci!😊
Uh, che fortuna! 🙂 sì, New York è già nella lista 😉
Personalmente non vedo l’ora di partire per NY, è sempre stato una mia fissazione!
Logicamente Times Square e Central Park sono un must ma ora ho aggiunto anche il Whitney 🙂
Post salvato!
Il Whitney è una super chicca, infatti è stata la padrona di casa a consigliarmelo! Parti appena puoi, non sai cosa ti aspetta 😍