Kit da viaggio per sopravvivere a lunghi voli

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Nei lunghi voli oltreoceano in cui le ore passano a rallentatore, il mio kit da viaggio assicura quel minimo di sonno, idratazione, comodità e sopravvivenza

Undici ore: il mio volo più lungo è stato per andare in Malesia, destinazione finale Kuala Lumpur. È entrato nel mio guinness personale  anche perché è stato il primo transcontinentale. Negli anni successivi sono andata altre volte in Asia, facendo però sempre scalo a Dubai, e spezzando così a metà il lungo viaggio. Per andare a New York invece ci sono volute “solo” 7 ore da Londra, ‘na passeggiata insomma!

Questo per dire che di luuuunghe esperienze di volo ne ho parecchie! Sì certo, ogni tanto si fanno quei due passi per andare al bagno, sgranchirsi le gambe o fare due chiacchiere con le hostess, ma si tratta solo di una particella elementare in un universo infinito.

Il sedile per forza di cose diventa il vostro nuovo amico: dovrete conoscervi e condividere interminabili ore, e dovrà aderire il più possibile alle vostre esigenze. Senza contare il fatto che ci saranno almeno 2 se non 3 vicini di posto a limitare ulteriormente lo spazio.

È così una questione di vita o di morte avere con sé un vero e proprio kit di sopravvivenza per cercare di allietare il più possibile il lungo viaggio. Prendetela come una prova: serve per essere degne delle meraviglie che vi aspettano una volta atterrerete. Questo all’andata ovviamente… al ritorno invece è pura sofferenza e basta!
Detto questo, ecco qui tutti gli elementi del mio personale kit da viaggio, spero vi siano utili, provare per credere!

kit da viaggio voli lunghi

Felpone, foulard e calze

Non importa se partite ad agosto o a dicembre, in aereo fa sempre un freddo porco, e una volta decollate si gela letteralmente. Io poi sono freddolosa, lo ammetto. Insomma, per non morire ibernata mi porto sempre una bella felpa comoda, abbondante e avvolgente che mi difenda dall’escursione termica, e un foulard che eviti alla mia gola di pizzicarmi a morte dopo la prima mezz’ora! Idem per i piedi: io ho un bel 41, per cui la sensazione di freddo lungo tutti questi centimetri ha il potere di bloccarmi il sonno. Quindi, basta un bel paio di calze lunghe e sono a posto.

Cuscino per il collo

Questo cuscino da viaggio è di fondamentale importanza per dormire! Senza, dopo cinque minuti il collo diventa curvo come quello di un tacchino, e la testa comincia a penzolare avanti e indietro, a destra e a sinistra senza ritegno.
Non sono ancora arrivata a tanto, ma aggiungo per completezza di informazione questa amaca da mento, di cui ho parlato in un repost precedente. Fa un po’ Hannibal Lecter, un po’ nerd versione viaggiatore, può avere comunque il suo perché.

Tappi per le orecchie e maschera

Anche quando a un certo punto la gente finisce di chiacchierare e si addormenta, non è detto siate salve dal bambino che strilla, dal signore che russa e dal logorroico di turno che cerca di combattere con le parole la paura di volare. I tappi e la magica maschera per gli occhi sono quindi una manna. In questo articolo comunque vi consiglio i miei rimedi per dormire (almeno un po’).

Crema idratante

L’aria condizionata a palla che c’è sugli aerei a me potrebbe seccare persino l’anima, per cui mi porto una bella crema idratante per il viso, e una di quelle nutrienti della nonna per le mani (farebbe guizzare via dalla presa qualsiasi cosa come fosse un pesce, ma almeno toglie quel fastidioso senso di secchezza che mi urta i nervi). Lo stesso vale per le labbra, ci vuole un burrocacao come si deve.

Bottiglia d’acqua

Non so voi ma io bevo come un cammello. Un po’ mi limito se non sono seduta vicino al corridoio, altrimenti ogni mezz’ora devo far alzare tutti per andare a fare pipì. Bevo comunque spesso, e dover aspettare ogni volta che passi la hostess per chiederle un bicchiere d’acqua non è il massimo. Quindi mi porto sempre una bottiglietta che riempio fino all’orlo 3/4 volte in tutto il volo e sono a posto.

Dentifricio e spazzolino

Beh per questi non serve spiegare la ragione ovviamente, se non fosse che il cibo che danno in volo, che spesso non si riesce nemmeno a capire che vegetale/animale sia, ha la capacità di impiastricciare la bocca come palta, ragione in più per dare una bella rinfrescata alle arcate dentarie.

Libro e guida turistica

In tutti i miei voli c’era lo schermo personale posizionato sul sedile di fronte, così potevo guardare film e serie tv, ascoltare musica, giocare ecc. Ma se dopo un po’ vi annoiate, meglio avere un piano B, ovvero un buon libro (compagno di viaggio indispensabile) o la guida turistica. Quest’ultima va sempre portata nel bagaglio a mano, perché in caso smarrissero quello imbarcato è buona cosa averla con sé all’arrivo.

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  1. vegmystyle ha detto:

    L’ha ribloggato su Veg-myStylee ha commentato:
    un’amica di vecchia data, una passione per i viaggi… tanta energia…

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