AAA Cercasi pace dei sensi? Ecco 4 isole in Thailandia

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Se in questi giorni invernali vi scalda il cuore pensare al prossimo viaggio al mare, vi consiglio 4 isole in Thailandia che mi hanno fatto sognare

Il sole caldo che ti bacia la pelle, e asciuga le goccioline rimaste dopo l’ultimo bagno. Allunghi il braccio e prendi la tua amata Singha (la mia birra thailandese preferita), fai un sorso che ti rinfresca la gola e dici un liberatorio “Ahhhhh” che in un solo suono riassume benissimo il concetto “Ma quanto è bella la vita!”. Apri gli occhi, e i colori che vedi sono tre: il bianco (della sabbia), l’azzurro (del cielo e del mare), il verde (delle palme). È questo ciò che ti aspetti da una vacanza su un’isola tailandese, e in tutte le isole in cui sono stata (ecco la mappa) è proprio così che ho vissuto.

isole in thailandia

La Thailandia racchiude tutto quello che si desidera da una vacanza al mare: acqua cristallina, natura selvaggia, relax celestiale. E a prezzi così bassi che qui in Europa ce li sogniamo.
Sono stata in Thailandia diverse volte, sia per ragioni logistiche sia perché lì è tutto pacifico, facile, insomma è una figata. Anche se è molto più turistica di altri Paesi, e spesso ti vedono come il faràng (turista occidentale) da spennare, riesci ancor a trovare persone gentili e luoghi autentici.
La Thailandia ha decine di isole tra cui scegliere. A sud della capitale Bangkok, si estende attraverso una lunga striscia di terra, bagnata a est dal Golfo del Siam e a ovest dal Mar delle Andamane. In questo articolo vi consiglio le isole in cui sono stata. Ognuna ha le sue peculiarità ma c’è un comune denominatore: puoi trovare quello che desideri, dalle spiagge deserte ai deliri turistici, dal resort stellato alla capanna di legno.
Vi segnalo per ciascuna isola anche il periodo migliore, così evitate di incappare in un simpatico monsone. Tenete presente che io sono andata sempre in agosto, ovvero bassa stagione (l’alta va da novembre a marzo).

Ko Chang: un vero bagno di natura

Meno nota di altre isole della Thailandia, come Phi Phi o Puket, Ko Chang non ha davvero nulla da invidiare, anzi. Situata lungo la costa nord orientale, è la seconda isola per estensione del Paese. Dà il nome all’omonimo arcipelago, ed è un vero e proprio paradiso terrestre per gli amanti della natura. Fa parte infatti di un parco nazionale incontaminato. La foresta pluviale, le montagne e le colline, insieme a fondali marini da sogno in cui fare immersioni, sono le maggiori attrazioni. Senza contare laghi, fiumi e cascate. Se siete patite della tintarella c’è l’imbarazzo della scelta: dalle lunghe spiagge bianche alle piccole baie, ce n’è per tutti i gusti.
Last but not leas, Ko Chang rappresenta una piacevole tappa se intendete visitare la Cambogia, il cui confine è a pochi chilometri di distanza. Proprio da lì venivo, e seguendo i consigli di altri viaggiatori, ho cercato alloggio sulla Lonely Beach, paradiso dei backpacker. Di lonely non ha proprio niente. In alta stagione è un carnaio, quando sono andata io era perfetta. Ko Chang per quanto mi riguarda è l’isola della perdizione, ed è stato bello non ritrovarsi per un po’…
Per dormire ho prenotato un bungalow al The Sunflower per due notti all’agenzia del porto ancora prima di prendere il traghetto, una cosa che di solito non faccio mai, ma venivo da un viaggio estenuante. Ci ho comunque azzeccato, mi sono trovata bene e sono rimasta per tutti e cinque i giorni. Di fianco poi avevo il meraviglioso Ting Tong Bar, dove una band suonava Bob Marley nel migliore dei modi: con il proprio tocco di personalità. Quel locale ha un posto speciale nel mio cuore, ve lo consiglio!
Quando andare: novembre – maggio (io su 5 giorni mi sono beccata 2 giorni di violente secchiate d’acqua in effetti)

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Ko Phangan: la festa della luna piena

Ed è proprio qui che si tiene il Full Moon Party. Per chi non lo sapesse, è la più grande festa su spiaggia a livello planetario. Si tiene una volta al mese durante la notte di luna piena, e richiama migliaia di faràng. DJ internazionali si alternano fino alla mattina in un delirio cosmico/alcolico. Io non ci sono andata, quegli assembramenti mi fanno venire l’orticaria, e se anche voi amate la quiete la festa si svolge in un’unica località (Hat Rin Nok), e nel resto dell’isola si respira la solita amata atmosfera rilassata.
Ko Phangan è infatti la giusta via di mezzo che fa contenti tutti. Anche qui ci sono spiagge per tutti i gusti, da piccole baie a distese infinite di sabbia da cui guardare tramonti da lacrimuccia. Molto carina quella di Thong Nai Pan Yai sulla costa orientale.
L’isola, che si trova lungo la costa orientale, nel Golfo di Siam, fa parte di un arcipelago che include anche Ko Tao, la sorellina minore dove i
viveur si riversano al termine del Full Moon Party (ve ne parlo fra poco).
Quando andare: gennaio – agosto

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Ko Tao: un eden sottomarino

Il significato letterale di Ko Tao è “isola delle tartarughe”, pacifici animali che ancora oggi popolano le sue acque. Se vi piace fare immersioni o snorkeling, avete trovato il vostro paradiso. L’isola è una meta imperdibile del Sud-Est asiatico per scoprire l’incanto della barriera corallina. Numerosi sono i siti per immersioni, ideali per subacquei di tutti i livelli, così come i diving center tra cui scegliere. Io, per dirla in tutta sincerità, ho girato diverse spiagge di quest’isola e alcune mi hanno lasciata scontenta perché l’acqua non era pulita (come Hat Sai Ri e Ao Chalok Ban Kao), ma non so dirvi se sia stato un caso particolare.
A ogni modo ce ne sono altre paradisiache come Ao Leuk, di fronte a Shark Island. Potreste provare l’ebrezza di vedere apparire la pinna di uno squalo mentre nuotate! Io non ero in acqua ma mi ha terrorizzato lo stesso, anche se dicono siano squali vegetariani… Ma la vera perla è Ko Nang Yuan, raggiungibile in pochi minuti di barca. Avete presente il classico paradiso terrestre da cartolina? Eccolo. Nessuna strada, pochissime strutture, un’unica lingua di sabbia che unisce tre piccolissimi isolotti. Addirittura, dopo una certa ora del pomeriggio non si accettano visitatori per non turbare la quiete dei villeggianti. Un paradiso insomma.
Quando andare:
gennaio – agosto
PS: il giorno dopo il Full Moon Party moltissima gente si sposta a Ko Tao, e si fa fatica a trovare posto per dormire.

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Ko Samet: la risposta per tutte le stagioni

Perché scegliere Ko Samet fra tutte le isole tailandesi? Per due ragioni fondamentali:
1 – Si trova a circa 200 chilometri dalla infuocata Bangkok, percorribile in un paio di ore di macchina: semplicemente, la bellezza delle spiagge tropicali a portata di mano! Io ci sono andata proprio per questo.
2 – È il vero e proprio prezzemolino di tutte le stagioni: ci potete andare in qualsiasi mese dell’anno grazie al suo microclima secco.
Tutti questi plus determinano anche la tipologia e il prezzo degli alberghi, quasi sempre di medio/alto livello. Pochi sono quelli economici e si trovano principalmente sulla spiaggia di Ao Hin Khok. Io sono finita prima in una capanna in cima alla collina al Naga’s Bungalows, poi al Tok’s Little Hut, dove per lo stesso prezzo avevo una camera in muratura, sempre con il bagno in comune. Ricordo ancora l’avventura di andare a fare pipì: ho sviluppato doti da equilibrista, perché mentre stavo attenta a non appoggiarmi sull’asse, spruzzavo le nuvole di zanzare assassine con il doccino, che in quei posti funge da bidet istantaneo.
A Ko Samet ho passato quattro giorni e sono stata bene. Non la conosco molto, ho voluto fare proprio la vacanza ignorante camera-spiaggia e ritorno. Il turista tipico è asiatico, ho visto pochissimi occidentali. Non è sinceramente la mia isola preferita, poco lontano dalla mia spiaggia c’erano locali con musica tecno a palla, ma è molto selvaggia e puoi trovare il tuo angolo di tranquillità.
Quando andare: sempre!

CONSIGLI DI VIAGGIO

Prima di tutto, quando iniziate a organizzare il vostro viaggio in Thailandia, ricordate che in genere nel Sud-Est asiatico costa tutto poco rispetto a quanto siamo abituati. Io sulle isole non ho mai speso più di 8 euro per dormire, e 3 per mangiare. Da qui pianificate il budget e di conseguenza a tutto il resto.

Voli: trovate tutte le dritte in fondo a questo articolo!

Come raggiungere le isole
In Thailandia il turismo è un business allucinante e sono super organizzati per portarvi ovunque vogliate da ovunque voi siate, anche sulla luna. Se state in albergo, spesso potete acquistare i biglietti di viaggio direttamente lì, ma se andate in un’agenzia evitate la commissione. Il ticket include il trasporto via terra e mare.

Come muoversi
Appena scese dal traghetto ci saranno nugoli di taxi collettivi, grossi pick up tra cui scegliere. Probabilmente i guidatori vi assaliranno (alla thai maniera comunque, non preoccupatevi): mantenete il controllo, dite la vostra destinazione e contrattate se potete. Lo stesso vale per gli spostamenti interni, al massimo dovrete aspettare che il taxi si riempia.
Da una spiaggia all’altra poi potete anche muovervi con le taxi boat, barche in cui vige la stessa filosofia: ognuno paga il suo e si parte.

Dove dormire
In questo articolo vi ho segnalato i posti degni di nota. Quando viaggio nel Sud-Est asiatico in generale non prenoto mai (solo le notti in albergo quando arrivo e quando riparto). A meno che sia altissima stagione (io ho sempre viaggiato ad agosto quindi low season) si trova sempre un posto per dormire. Questa è una delle ragioni per cui amo l’Indocina: hai la massima libertà, non hai limiti imposti dal calendario di viaggio e puoi sempre rispettare il tuo budget. Per 6 euro ho dormito a un passo dal mare. Mi reputo una viaggiatrice ruspante, a me basta la camera sia pulita e preferibilmente con bagno, per cui non ho pretese di nessun tipo, tanto ci dormo e basta. Questo per dirvi che non posso darvi dritte su alberghi da sogno, sorry!

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