In questo esatto momento sto scrivendo davanti al camino acceso, con il rumore del fuoco scoppiettante… l’estate irlandese che mi aspettavo! Sono appena arrivata a Killarney, nel Sud-Ovest del Paese, ma mi sembra un’eternità. Fortunatamente funziona così quando viaggio: sono talmente su di giri che mi gusto ogni minuto, e una giornata dura il doppio.
Ho avuto quasi due mesi per crearmi mille aspettative sull’ostello in cui avrei lavorato tramite Workaway, ma devo dire che è addirittura meglio di quanto mi fossi immaginata. Già l’accoglienza da parte della cittadina è stata ottima, con negozi colorati, pub ovunque e un sottofondo di musica tradizionale.
Ad attendermi al Black Sheep Hostel c’erano i proprietari, una coppia di trentenni di nome Jana e Kevin. Spagnola giramondo lei e irlandese verace lui, hanno aperto l’ostello a maggio dopo tre intensissimi mesi di ristrutturazione. La palazzina era praticamente in rovina, ma sono riusciti a ricavare ben 7 dormitori per un totale di 37 letti. C’è poi una grande cucina comune con annessa sala da pranzo e un accogliente salotto (con il camino per l’appunto). Nel lungo giardino sul retro si trovano la casa di Jana e Kevin (una ex stalla), un orto e un pollaio (solo per le uova, mi hanno assicurato che le galline e le anatre moriranno di vecchiaia).
Oltre a me ci sono due ragazze volontarie di Workaway, un’americana e una francese. Ci sono dei turni settimanali che ci garantiscono due giorni liberi a testa. Le giornate più o meno si svolgono così: si lavora dalle 10/11 alle 15, rifacendo letti, pulendo pavimenti, bagni, lavorando nell’orto e accogliendo gli ospiti alla reception. Alle 15 pranziamo tutti insieme (in genere cucina Jana, ed è una cuoca meravigliosa). In serata ci chiedono di dare una mano un’altra oretta quando ci pare, tanto c’è sempre qualcosa da fare. Per cena, non essendoci un orario preciso, ci si organizza liberamente, il frigo è sempre ben fornito di cibo messo a nostra disposizione.
Quello che mi colpisce è l’attenzione che Jana e Kevin hanno verso gli ospiti, la volontà di farli stare bene, in un ambiente pulito e accogliente. Sarà anche perché sono loro stessi backpacker (hanno girato il mondo toccando oltre 50 Paesi), quindi sanno benissimo ciò che si aspetta un viaggiatore zaino in spalla: un sorriso di benvenuto, un clima rilassato e tanta semplicità. E queste attenzioni ripagano, perché gli ospiti pare proprio abbiano un grande rispetto per gli spazi comuni. Del resto, quando c’è generosità e tanta cura anche nei dettagli, come una piantina di fiori davanti alla finestra o una scelta infinita di tazze per il tè, il buonumore nasce spontaneo.
Ora che ho scoperto l’ostello, non mi resta che esplorare i dintorni e l’intera contea di Kerry, famosa per i suoi i paesaggi mozzafiato. Basta dire che a un minuto a piedi dall’ostello si entra in uno dei parchi nazionali più famosi del Paese, migliaia di ettari disseminati di laghi, castelli, cascate e infinite distese di prati verde smeraldo. La mia macchina fotografica scalpita, e non solo lei!
CONSIGLI DI VIAGGIO
Come arrivare
Per raggiungere Killarney da Dublino ho viaggiato su un pullman della Dublin Coach, spendendo 20 euro per 4 ore e mezzo di viaggio. Volendo si può scegliere un’altra compagnia, la Bus Èireann, molto più cara, oppure il treno della Irish Rail. Ad ogni modo, tutte le stazioni si trovano a un passo dal centro.
A circa 12 chilometri a Nord di Killarney si trova inoltre l’aeroporto di Kerry.
Ciao sono Claudia, giornalista milanese non imbruttita, vivo di viaggi in solitaria, scatto foto compulsivamente e divoro libri
Che bella esperienza! Cmplimenti!
Sì davvero, la prima volta con Workaway, e come tutte le prime volte non si scorda mai ❤