Cosa visitare gratis a Milano: i miei indirizzi

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Per chi viene a scoprire la mia città e per chi ci abita, ecco una super lista su cosa visitare gratis a Milano, dalle case museo all’orto botanico

Cosa c’è di più bello di visitare aggratis musei, gallerie e chi più ne ha più ne metta? Segnatevi questi indirizzi frutto dei miei giretti per Milano. Sono utili sia alle viaggiatrici, sia alle milanesi che, come me, si fanno risucchiare dalla quotidianità e certe chicche se le perdono. Sì perché pure io che vivo qui da sempre molte cose non le sapevo! Ecco quindi la magica lista (e anche la mappa): pronte per fare il pieno di arte e bellezza senza tirare fuori un euro?

Casa Museo Boschi Di Stefano

Indirizzo: Via Jan 15, Milano
Ecco una delle mie più belle scoperte con un ritardo ventennale! Di fianco a Corso Buenos Aires, al secondo piano di una palazzina che fa angolo c’è un grande appartamento che custodisce un tesoro: parte della collezione d’arte del Novecento raccolta da Antonio Boschi e Marieda Di Stefano. Questa casa museo mette in mostra 300 opere che marito e moglie hanno raccolto con passione nel corso di una vita. Sono custodite in 11 sale ed esposte in ordine cronologico. Le pareti di tutto l’appartamento (bagno compreso) sono ricoperte di meraviglie create da nomi altisonanti come Boccioni, Guttuso, Morandi, de Chirico. Se volete farvi un’idea, sul sito c’è la scheda in pdf con tutte le opere per sala. Ciliegina sulla torta, l’arredamento di infinita bellezza.
Già la palazzina in sé è una chicca: costruita dal padre di Marieda, è stata progettata da Piero Portaluppi tra il 1929 e il 1930 per la media e alta borghesia milanese, con balconi e bow window. Al piano rialzato potete visitare anche quella che era la scuola di ceramica aperta da Marieda alla fine degli anni ’50.

Museo del Risorgimento

Indirizzo: Via Borgonuovo 23, Milano
Questa è una bella fetta di storia milanese, un vero e proprio tesoro locale. Siamo nel centro del lusso a un passo da Via Monte Napoleone, dove viveva l’aristocrazia. La sede del museo infatti è Palazzo Moriggia, voluto dal marchese Giovanni Battista Moriggia. In epoca napoleonica fu sede del Ministero degli Esteri e del Ministero della Guerra.
È una bellissima esperienza per rispolverare la storia d’Italia e scoprire la Milano del 1800. La collezione include dipinti, stampe, sculture, disegni, armi, abiti e cimeli vari che raccontano il periodo fra la prima campagna di Napoleone nel nostro Pese nel 1796, e l’annessione di Roma al Regno d’Italia nel 1870. E non mancano appunto episodi chiave della storia milanese. Sono rimasta ipnotizzata davanti ai quadri per capire com’era la mia città secoli fa, cercando le differenze rispetto a oggi. Mi ha emozionato guardare le barricate delle famose Cinque giornate di Milano del 1848. Splendida la sala con gli enormi dipinti dedicati alle battaglie di Palestro, San Martino e Magenta. È non perdete l’occasione di guardare negli occhi Garibaldi e Cavour.
È un museo che richiede tempo, ci sono ben 14 sale da visitare.

Orto Botanico di Brera

Indirizzo: Via Brera 28 e Via Privata F.lli Gabba, Milano
Ho scoperto questa piccola oasi verde per caso durante il Salone del Mobile, quando Milano si riempie di eventi in ogni dove. Siamo nel quartiere di Brera (molto bello ma purtroppo sempre più turistico), dove la sua Accademia delle Belle Arti è il cuore artistico della città .
La storia che l’Orto Botanico ha alle spalle è molto affascinante. Inizia nel 1300 quando i padri Umiliati prima e i Gesuiti poi ci meditavano e coltivavano piante. Nel 1700 Maria Teresa d’Austria fece diventare il Palazzo di Brera un centro culturale di riferimento a livello di arte, lettere e scienze, e nel 1775 il giardino divenne l’Orto Botanico di Brera. Da allora, è un luogo di formazione in farmacia e medicina, dove si utilizzano le specie coltivate tra le mura. Nel 1935 l’Orto è stato annesso all’Università degli Studi di Milano, che lo gestisce ancora oggi. Una sorta di museo vivente a cielo aperto insomma, ma anche un piccolo paradiso verde nel trambusto meneghino, in cui sedersi su una panchina e godersi il relax. La foto purtroppo non rende, in primavera ne farò di nuove.

Pirelli HangarBicocca

Indirizzo: Via Chiese 2, Milano
Fondazione no profit dedicata all’arte contemporanea, si trova all’interno di un ex edificio industriale dove si costruivano locomotive. Il quartiere della Bicocca è all’estremità nord-est di Milano, tanto che venne ammesso alla città col quartiere di Niguarda solo nel 1923. Insieme a quella zona periferica, all’inizio del 1900 e per molto tempo dopo fu il simbolo dell’industria lombarda.
Se devo essere onesta, ci sono stata solo un paio di volte, non sono un’appassionata di arte contemporanea, ma ho amiche che vivrebbero lì, quindi chi sono io per non consigliarvi l’Hangar? È infatti una fucina di esperienze diverse. Ci sono mostre temporanee di artisti italiani e internazionali con eventi collaterali e di approfondimento. E potete ammirare sempre opere permanenti come “I Sette Palazzi Celesti 2004-2015” di Anselm Kiefer, decisamente suggestiva, un’enorme installazione costituita da sette torri in cemento armato, simbolo dell’Hangar. E anche il murale “Efêmero” di OSGEMEOS (i fratelli Gustavo e Otávio Pandolfo) che ricrea in scala monumentale la silhouette di un vagone metropolitano.
HangarBicocca con la sua area 15.000 metri quadri è uno degli spazi espositivi a sviluppo orizzontale più ampi d’Europa.

Musei gratis ogni prima domenica del mese

Ci sono musei imperdibili, ecco la lista: la Pinacoteca di Brera (per me la vera chicca di Milano), il Museo del Cenacolo Vinciano (dove vedrete “L’ultima cena” di Leonardo, non aggiungo altro), i Musei del Castello Sforzesco, l’Acquario (per inciso, detesto qualsiasi forma di sfruttamento e reclusione degli animali, un acquario è una gabbia liquida), le Gallerie d’Italia, il Museo del ‘900, la Galleria d’arte Moderna (GAM) e Fondazione Luigi Rovati.
Io ultimamente sono andata alla GAM per la prima volta, e non mi aspettavo una collezione così ricca, ci ho passato un pomeriggio intero. Siamo di nuovo nel centro di Milano, vicino a Porta Venezia. La GAM è ospitata da Villa Belgiojoso, uno dei capolavori del Neoclassicismo milanese. Sono appassionata di scultura ed ero andata per la mostra su Pompeo Marchesi, e mi sono venuti gli occhi a cuore quando ho visto Canova. Solo lì ho scoperto due piani di collezione permanente con 500 opere del 1800. Vanno dal neoclassicismo fino a Van Gogh, Boccioni, Manet e Picasso. La più famosa, e simbolo della Galleria, è “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo.

Musei gratis il martedì

Ogni primo e terzo martedì del mese dalle ore 14 potete visitare gratuitamente i Musei Civici che sono: il Museo del Novecento, la GAM, i Musei del Castello Sforzesco, il Museo Archeologico, Palazzo Morando, Studio Museo Francesco Messina, Museo di Storia Naturale, l’Acquario.
Sono inclusi anche il Museo del Risorgimento, la Casa Museo Boschi Di Stefano e il MUDEC (solo la collezione permanente) che però sono gratis sempre.

Il castello Sforzesco e il suo parco
Il Castello Sforzesco

Villa Necchi Campiglio (con tessera FAI)

Indirizzo: Via Mozart 14, Milano
L’ingresso è gratuito solo con la tessera FAI. Le ho dedicato un intero articolo perché davvero merita. Siamo nel cuore di Milano a 10 minuti a piedi dalla GAM. Questa zona dietro Corso Venezia viene chiamata il Quadrilatero del silenzio. La villa era di proprietà delle sorelle Nedda e Gigina Necchi e del marito di quest’ultima. Non avendo eredi, decidono per nostra fortuna di donarla al FAI. In particolare è stata Gigina a volere che diventasse una casa museo.
Anche in questo caso, a progettarla è stato Portaluppi (in seguito in alcuni spazi ha messo mano anche Tommaso Buzzi). Vi aspettano quattro piani per un totale di 2.000 metri quadri, in cui il fil rouge è un lusso elegante e ricercato. La sensazione è di entrare in una casa ancora abitata, con tanto di fotografie di famiglia dietro la cornice, vestiti d’epoca negli armadi. Fra l’altro era sempre aperta agli amici, tipo Maria Gabriella di Savoia.
La villa è circondata da un bellissimo giardino con tanto di piscina. Pensate, ci hanno ambientato film come “House of Gucci” e “Io sono l’amore”.

PS: non segnalo orari e giorni di apertura perché possono cambiare senza che io lo sappia e aggiorni l’articolo, quindi controllate sempre sui rispettivi siti.

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