Se visitate Dubrovnik non perdetevi il War Photo Limited, una galleria nel centro storico con foto della guerra jugoslava e altri conflitti. Per imparare a difendervi dall’intolleranza
Quando sono andata a Dubrovnik sono stata felice di scoprire il War Photo Limited, un spazio espositivo di fotogiornalismo di guerra. Felicità e guerra non vanno d’accordo, lo so, ma vi assicuro che questo posto permette di unire lo splendore della città di oggi alle sue tormentate vicende storiche. Dubrovnik infatti, come il resto della Croazia, è stata travolta dalla guerra jugoslava degli anni Novanta. Viaggiare per me significa questo: non solo lustrarsi gli occhi con bei palazzi e belle spiagge, ma capire davvero dove si è, immergersi il più possibile nella cultura di quella terra. E una guerra non si scorda mai.
Non so che percezione abbiate della guerra nella ex Jugoslavia, ma nella mia mente i video e le foto dei tempi sono indelebili, con lager e prigionieri ridotti pelle e ossa come nell’olocausto. In più, l’ho sentita molto vicina perché mia cognata è croata. È arrivata in Italia poco prima che scoppiasse il conflitto, e ho vissuto la paura per la sua famiglia. Visitare il War Photo Limited per me è stata una delle esperienze più profonde di tutto il viaggio in Croazia, e che vi consiglio vivamente.
Alla guerra jugoslava è dedicata una mostra permanente al secondo piano. Lo spazio espositivo, che si trova nel centro storico, si sviluppa su due livelli per un totale di 350 metri quadri. Ci sono anche mostre temporanee di fotoreporter che coprono conflitti attuali e recenti (Gaza, Ucraina, Siria e via dicendo).
L’obiettivo di War Photo Limited è a dir poco lodevole. Vuole educare il pubblico nell’ambito della fotografia di guerra, mostrando la guerra esattamente per lo schifo che è, “cruda, venale, spaventosa, concentrandosi sulle ingiustizie che infligge sia agli innocenti sia a chi la combatte” come si legge sul sito web. Vuole rendere comprensibile l’intolleranza, la violenza e il nazionalismo che portano al conflitto. E in un periodo come questo, in cui si rischia di fare l’abitudine a immagini di bambini ammazzati, barconi in mezzo al mare e frasi razziste di politici idioti (ricordo che il mio blog è “politically Scorrect”), progetti come questo sono un meraviglioso faro nella notte.
Ci sono diverse foto di Dubrovnik. Durante la guerra è stata attaccata via terra, mare e cielo, assediata per mesi, privata di luce, acqua e gas, bombardata. Molti i morti. Quando dopo la mostra sono tornata a camminare nel centro storico della città di oggi, piena di turisti e di vita, sembrava davvero impossibile che tutto ciò sia accaduto davvero. Ma è successo.
E le immagini della galleria certo non sono facili da guardare. Alcune colgono dei dettagli toccanti ma altre vanno dritte al punto e possono disturbare. Però ripeto, parliamo di un pezzo di storia importante e secondo me, in un viaggio in Croazia ma anche per la propria cultura personale, vanno viste.
Le immagini sono scattate da fotoreporter di guerra che seguivano il conflitto in Croazia, Kosovo, Bosnia ed Erzegovina. Completano il tutto dei video.
In aggiunta, ci sono brochure ben fatte che raccontano tutto, anche in italiano (non sono contenti della traduzione, ma ce ne facciamo una ragione). Oltre alle didascalie di tutte le foto con descrizioni dettagliate, viene spiegato anche come si è svolta la guerra nei vari Paesi della ex Jugoslavia, così da avere un’idea ben precisa di quello che è successo, delle fasi, dell’escalation e della fine del conflitto. Un’esperienza toccante, che scuote, ma viaggiare è consapevolezza a mio modesto parere. E una guerra secondo voi si dimentica in vent’anni?
Un grandissimo grazie per la sua gentilezza a Wade Goddard, il curatore di War Photo Limited.
INFO UTILI
Dove
Antuninska Ulica 6, Dubrovnik
Ingresso
Intero 50 kune (circa 7 euro al cambio attuale), ridotto 40 kune (circa 5 euro) per gruppi di almeno 10 persone e studenti.
Info: wpl@warphotoltd.com
Ciao sono Claudia, giornalista milanese non imbruttita, vivo di viaggi in solitaria, scatto foto compulsivamente e divoro libri
Condivido con te il fatto che se vedi una città, devi conoscerla in tutti i suoi aspetti, anche quelli più tragici. Detto ciò, il tuo resoconto è (come sempre, del resto) ben fatto, e le foto rendono molto bene l’idea l’idea del museo che hai visitato. Buon pomeriggio, un abbraccio. <3
Grazie Luca, ti devo assumere come “aumentatore” di autostima 😊 Ci ho passato 2 ore, le foto sono davvero tante e molto ma molto belle.
Al tuo servizio! 🙂 Posso immaginare che non sia stato un lavoro semplice; conosco le tue foto, per averle viste spesso, la qualità è superlativa, i posti bellissimi, e mi rendo conto che vorresti metterle tuutte, ma devi pur fare una cernita. 😉
Il manager del WPL mi ha mandato proprio quelle che mi hanno toccato di più! Il bambino che piange è allucinante visto nell’originale, e anche Dubrovnik in fiamme 💔