Alla scoperta di Zara: cosa vedere tra storia e spiagge

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Sulla costa croata una città imperdibile è Zara: cosa vedere e dove fare il bagno tra rovine romane e un lungomare “musicale” nel mio itinerario per voi

Cattedrali cristiane, chiese bizantine e rovine romane che spuntano qua e là, a cui si aggiungono un numero infinito di locali e una vibrante energia: Zara è un imperdibile mix di antico e moderno. Tra le più antiche città croate con alle spalle oltre 3.000 anni di storia, si trova sulla costa dalmata bagnata dall’Adriatico. Un grande arcipelago di isole di fronte, i monti che fanno da sfondo alle spalle, e un delizioso centro storico cinto da antiche mura su una piccola penisola. Che dite, basta così?

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Onestamente non mi aspettavo molto da Zara (Zadar in croato), pensavo fosse principalmente un importante snodo marittimo, invece mi ha sorpresa. Prima di tutto, pur essendo molto turistica mantiene la sua autenticità. Non ci sono solo souvenir, alberghi e agenzie di viaggio, ma una brulicante vita cittadina che va avanti sempre e comunque. E infatti la descriverei come una cazzutissima città capace di rinascere dalle proprie ceneri. Le devastazioni da cui è risorta hanno partecipato, nel bene e nel male, al prezioso patrimonio culturale che la rende così speciale. Si concentra tutto nel centro storico, che rappresenta una minima parte di questa città con oltre 75.000 abitanti.
Colonia dell’antica tribù illirica dei Liburni, dominata da veneziani, austriaci, ungheresi e francesi, annessa prima all’Italia e poi alla Jugoslavia, bombardata dai suoi stessi compatrioti, oggi è di nuovo uno splendore.

Dopo questa dovuta cornice, iniziamo la visita (ecco la mappa). L’entrata principale lungo le mura difensive di Zara è Porta Terraferma (Kopnena Vrata) a forma di arco trionfale, nel piccolo porto di Fosa. Capolavoro dell’architettura rinascimentale, è decorata con San Grisogono, patrono della città, e il leone di San Marco, stemma della Serenissima.
La prima freccia al mio cuore è stata scoccata poco dopo dalla deliziosa piazzetta Petra Zoranica Trg , dominata dalla colonna romana e dal campanile di San Simeone, una chiesa dal glorioso passato: basilica paleocristiana prima, costruzione gotica poi, un monumento barocco oggi. Tra invitanti bar all’aperto e antiche vestigia, questa piazza per me è uno degli scorci più belli di Zara (è nella prima foto qui sopra).

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Ben presto vi troverete nella piazza centrale, dove tutto succede, Narodni Trg (Piazza del Popolo). Tra la miriade di locali, le protagoniste sono la Loggia della Gran Guardia e la Loggia di Città, entrambe cinquecentesche. Da qui parte la via dello struscio, Siroka Ulica, o Kalelarga, forse più antica della città stessa. Diciamo che è il Corso Vittorio Emanuele della situazione, piena di negozi e di gente, niente di speciale per quanto mi riguarda.
Non perdetevi invece il mercato cittadino, Trznica Zadar (ecco il sito per esercitare il vostro croato), in Pod bedemom Ulica. Chi mi legge sempre sa quanto per me le bancarelle siano il modo migliore per capire davvero dove si è. E questo è un mercato vero, non per turisti, uno spaccato di vita quotidiana con venditori di frutta e verdura. Affacciato sulla piazzetta c’è anche, al coperto, quello del pesce.

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Infilatevi a caso nei vicoli, il centro di Zara è fatto apposta (Stomoriza Ulica è la mia preferita). Tanto tutte le strade portano magicamente alla grande piazza dove si concentra il meglio della storia cittadina. Qui infatti c’è il Foro Romano, con le rovine di antiche colonne, templi e altari.
Sul Foro venne costruita la chiesa della Santa Trinità, conosciuta col nome di San Donato (Sv. Donata), in onore del vescovo che la fece realizzare. Dalla forma cilindrica, esempio dell’architettura preromanica del IX secolo, è un monumento bizantino che si slancia per 30 metri in altezza ed è l’emblema di Zara.
Come se perle romane e bizantine non bastassero, a un passo c’è un bel palazzaccio comunista, e la cattedrale di Sant’Anastasia (Sveta Stosija), costruita sulle fondamenta di una basilica paleocristiana. Saccheggiata, rasa al suolo e ricostruita in momenti diversi, è sopravvissuta ed è una delle più belle chiese dalmate.

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Ma la cosa bella di Zara, come ho scritto all’inizio, è il suo mix culturale: non solo storia di epoche lontane, ma anche lasciti comunisti e progetti moderni di grande valore.
A 5 minuti sul lungomare c’è il Saluto al sole, ideato dall’architetto Nikola Basic. Si tratta di un cerchio di una ventina di metri di diametro che usa fonti di energia rinnovabile per l’illuminazione. Allo stesso architetto dobbiamo l’Organo marino, poco distante. Questo progetto è composto da scale di pietra forate che occupano circa 70 metri della riva: grazie al moto ondoso, si trasformano in un particolarissimo strumento musicale. Se andate in estate, è meraviglioso sedersi sui gradini con i piedi a bagno nell’acqua (che tra l’altro è incredibilmente pulita) o addirittura nuotare. Vi consiglio infatti di indossare il costume, perché lungo tutta la passeggiata ci sono diversi punti in cui, grazie alle scalette, è possibile pucciarsi.

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Dove fare il bagno

Se avete voglia di fare un po’ di vita di mare, il litorale di Zara ha diverse spiagge. Partono poco più avanti di Porta Terraferma e proseguono fino al porto di Gazenica, il principale della città. Più si è vicino al porto, meno l’acqua è limpida ma offre punti davvero carini. Ad ogni modo, è una bella passeggiata per tornare un po’ in contatto con la natura.
Ci sono molti locali e se andate fino in fondo alla passeggiata (ci vogliono circa 40 minuti dal centro), vi consiglio il Cafe Bar Tequila Sunrise in Put Klementa, dove a deliziarvi non c’è musica tamarra ma la vista sul mare. Guardare il tramonto sedute in tranquillità è paradisiaco. Addirittura Alfred Hitchcock gli aveva fatto una vera e propria dichiarazione d’amore, proclamandolo “il più bel tramonto del mondo”. Con questa foto scattata da una panchina lascio a voi la decisione: siete d’accordo?

CONSIGLI DI VIAGGIO

Come arrivare

L’aeroporto internazionale di Zara è a circa 9 chilometri dal centro. Via mare c’è la più grande compagnia di navigazione croata, Jadrolinija, connette Ancona a Zara. Se vi muovete in pullman ci sono diverse compagnie compresa FlixBus; io ho viaggiato sempre con Croatia Bus.

Dove dormire

Sono stata al Lazy Monkey Hostel. Ve lo consiglio solo se, come me, arrivate tardi o partite presto dal porto (Gazenica) o dalla stazione dei bus, perché si trova a 5 minuti di taxi dal primo e a 10 a piedi dalla seconda. Diciamo che è l’unico vero pregio, perché come ostello non è niente di speciale e la zona in cui si trova è residenziale/desolata e lontana dal centro (vicina alle spiagge però).

Come muoversi

Il centro storico si gira tranquillamente a piedi. Se avete bisogno del bus, il biglietto costa 10 kune (poco più di 1 euro al cambio attuale) e si può comprare a bordo.

Dove mangiare

Konoba Martinac
In una vietta defilata c’è questa incantevole taverna tipica con tanto di musica croata in sottofondo. Il pergolato è perfetto in estate, ma anche all’interno l’atmosfera è speciale. I prezzi sono quelli croati, non economi, ma si mangiano buoni piatti tradizionali. Il personale è gentilissimo.


Konoba Dalmacija
Sempre per provare la cucina tipica mi ero segnata questo posto, con un bel cortile freschissimo (Ivana Tanzlingera Zanottija Ulica 4, a un passo dal Foro Romano)
.


Poseidon Zadar
Qui ho mangiato i “cevapcici”, tipiche polpettine della Bosnia ma piatto nazionale anche in Croazia (Stomorica Ulica angolo Varoska Ulica) senza lode e senza infamia; avrei preferito
Dalmantina poco più avanti in Kovacka Ulica 10, ma apriva più tardi.

Escursioni

Per visitare il centro di Zara basta un giorno e le spiagge cittadine non sono stravolgenti, per cui vi suggerisco di fermarvi più giorni solo se volete esplorare i dintorni. È ben collegata alle isole Incoronate (Kornati) e a quelle del golfo del Quarnero. Mi ero informata per il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice che si trova a circa 2 ore di bus, ma il prezzo mi ha fatto desistere (e incazzare). Se si organizza tramite un’agenzia si pagano circa 630 kune (oltre 80 euro), altrimenti se si va in autonomia, si parte dalla stazione degli autobus e costa 100 kune a tratta, mentre l’ingresso al parco è di 250 kune.

3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Luca ha detto:

    Bellissimo diario di viaggio, e bellissime foto (il primo scorcio è bellissimo, il tramonto è semplicemente meraviglioso!!). L’idea dei Paesi balcanici mi intriga un bel po’, ma andarci solo non mi entusiasma… anche se però dovrò decidermi. Buon pomeriggio, grazie! <3

    1. Ma vaiiiiii 🚀 In compagnia o da solo è comunque un viaggio che merita! Se pensi alla Croazia, ti consiglio se puoi di evitare agosto perché è davvero imballata di turisti.

      1. Luca ha detto:

        Grazie del consiglio, lo tengo presente! 😉 Buona serata. 🙂

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