Terra delle Gravine: Laterza, il paese delle tre F (come “Fantastico”)

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Sono stata nella Terra delle Gravine: Laterza è il paese dei Forni, i Fornelli e le Fornaci. Ma non c’è solo buon cibo. Ci sono stupende maioliche e un canyon da film

Vito, l’indimenticabile driver che ci ha portato a spasso durante il press tour nella Terra delle Gravine, ci descrive così Laterza, dove vive: “Forni, Fornelli e Fornaci: forni per la cottura del pane, fornaci per la cottura delle maioliche, fornelli per la cottura della carne”. Le tre “F” rappresentano le tradizioni di questo sconosciuto angolo di Puglia, in provincia di Taranto e a un passo da Matera. E lo si capisce camminando per il centro storico, fra ceramiche e profumo di buon cibo. A tutto questo si aggiunge una gravina aspra e selvaggia, che è uno dei canyon più grandi d’Europa.

terra delle gravine laterza

Al pari di Ginosa (ecco l’articolo), anche Laterza è una perla sconosciuta ai più. Ma me ne sono innamorata da subito, appena siamo andati alla scoperta della gravina insieme alla guida e a Willy, il cane del paese che accompagna i turisti in visita (e guai a qualsiasi altro pelosetto che osi avvicinarsi).
Il canyon laertino lungo ben 12 chilometri è forse il più spettacolare del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine. Con le sue pareti di calcare a strapiombo, profonde fino a 200 metri, spacca l’altopiano delle Murge. Questo luogo immerso nel silenzio ha qualcosa di magico, e coi suoi muraglioni di roccia e le grotte è un’oasi protetta in cui è possibile fare trekking lungo percorsi di varia difficoltà, escursioni in bici e free climbing. Dal 1999 la Lipu si occupa del suo habitat unico (le gravine si trovano solo in questa parte di Italia tra Puglia e Basilicata) e delle specie animali che lo popolano.

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Ma anche l’uomo ha abitato qui, nelle case-grotta scavate nel tufo insieme a scalette, terrazzamenti, sistemi di raccolta dell’acqua e via dicendo. Un esempio è la Chiesa semi-rupestre di San Vito, con affreschi del 1500. Si trova di fronte al centro storico di Laterza, sul ciglio della gravina che gli faceva da protezione naturale. Da qui si ammira il rosone della Chiesa di San Lorenzo e Palazzo Marchesale, fiore all’occhiello del paese. Costruito a fine Trecento, trasformato in residenza fortificata a palazzo signorile, è il cuore pulsante della cultura locale. Oggi ospita il MuMa, il Museo della Maiolica (Willy ci accompagna anche qui, i cani possono entrare). Nel corso dei secoli infatti, dalle mani dei maestri laertini ha preso forma questa ceramica principalmente bianca e turchina, con la quale realizzavano piatti, vasi e altri manufatti. Il museo raccoglie pezzi risalenti al 1600.
Gli artigiani locali portano avanti questa tradizione, aprendo le porte ai visitatori. Un esempio è mesoLab, laboratorio sperimentale di ceramica dentro una grotta-bottega nel centro storico. Ho provato a fare un vaso insieme a Michele, artigiano che fa questo mestiere da quando aveva appena quattro anni.

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Ed è girando per il borgo, a forma di ragnatela tipica del Mezzogiorno medievale, che il mio innamoramento verso Laterza raggiunge l’apice. Poco prima di pranzo siamo andati a zonzo per i vicoli e le piazzette, dove la gente sta seduta sull’uscio a chiacchierare. Le case bianche pitturate a calce e illuminate dal sole sono una meraviglia. Si respira la tipica atmosfera dei paesi del Sud, quieta e sonnolenta, con le tende alle porte mosse dalla brezza, i panni stesi ad asciugare, vasi di piante e fiori.
Scendendo una scalinata che taglia due palazzi siamo andati alla Trattoria del Purgatorio vicino alla chiesa sconsacrata (qui Willy è rimasto fuori). A me è parso più un paradiso viste le delizie che ha sfornato. Dopo pranzo ci siamo seduti fuori nella terrazza che dà sulla gravina, a fare due chiacchiere col personale. Lo chef ci ha spiegato che è stato lui a raccogliere gli asparagi selvatici che abbiamo mangiato. Perché a Laterza, e in questo angolo di Puglia in generale, pare proprio sia tutto così, tremendamente autentico e genuino.

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CONSIGLI DI VIAGGIO

Informazioni

Info Point Laterza: ufficio turistico in Piazza Plebiscito presso il Palazzo Marchesale.
Tel. +39 3335726138 (Nicola è gentilissimo)

Come arrivare
Gli aeroporti più vicini sono quelli di Bari e Brindisi. Da qui i collegamenti coi bus non sono molti, controllate gli orari della compagnia Sita Sud. Lo stesso vale in caso arriviate in treno. Per muoversi è quindi più comodo noleggiare una macchina.

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3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Luca ha detto:

    Bellissimo diario di viaggio, e… – ma c’è proprio bisogno di dirlo? – bella tu! <3

    1. Grazie! Fosse stato per me sarei rimasta lì almeno una settimana 😍

      1. Luca ha detto:

        Ci credo… buon pomeriggio! 🙂

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