Vi racconto la mia gita in bici (a rischio infarto) per raggiungere il Gap of Dunloe, un selvaggio passo di montagna in Irlanda fra laghetti, ruscelli, pecore e cavalli
Da quando ho iniziato la mia avventura con Workaway lavorando in ostello a Killarney, appena ho un giorno libero organizzo una gitarella! Sono partita per il Gap of Dunloe senza sapere nemmeno bene cosa fosse. Sono andata sulla fiducia. Mi hanno detto “Vai-vai-vai che è fantastico” e quindi io vado-vado-vado durante il mio giorno libero. Arrivo in ritardo tremendo al porticciolo, tanto che per un soffio non perdo la barca (l’unica della giornata, partenza 10:30 dietro il Ross Castle sul Lower Lake).
Si perché il viaggio in barca era l’unica cosa di cui ero certa. Non immaginavo però durasse addirittura più di un’ora e mi conducesse lungo i tre laghi (Lower, Middle e Upper) del Parco Nazionale di Killarney. Il paesaggio intorno era meraviglioso. Questa è stata la prima sorpresa della giornata. Montagne verde smerlando, piccole isole solitarie e una natura incontaminata.
Il viaggio è terminato al Lord Brandon’s Cottage, dove io e la mia bicicletta abbiamo toccato terra sane e salve. Da qui è iniziata l’avventura, molto più impegnativa di quanto immaginassi. Ecco infatti la seconda sorpresa. Il Gap of Dunloe, al limite del Parco Nazionale, è niente poco di meno che un passo di montagna. Non mancano quindi la relativa salita da semi-infarto e la discesa da freni ben oliati. Ammetto candidamente di aver spinto la bicicletta nella prima parte, per fortuna però non ero l’unica e il mio orgoglio ne ha risentito poco.
Tra sudore, pioggerella fitta e vento stile tramontana è stata una bella fatica, ma come sempre questa terra mi ha ripagato con dei panorami a dir poco sublimi. Il passo infatti è particolarmente selvaggio, brullo e aspro, ma mai desolato. C’è sempre una carica vitale impressionante, è come se l’Irlanda si presentasse così com’è, senza smussare gli angoli, con una sincerità che punta dritta al cuore. Tra laghetti, ruscelli, pecore e cavalli con cui fare due chiacchiere, ogni 10 metri mi fermavo per osservare e memorizzare tutto, perché una foto rende solo lontanamente la bellezza di questi posti. Se non ci siete mai state, spero di essere riuscita a farveli sognare almeno un po’.
Ciao sono Claudia, giornalista milanese non imbruttita, vivo di viaggi in solitaria, scatto foto compulsivamente e divoro libri